La recente adesione di Rita De Crescenzo alla manifestazione del Movimento 5 Stelle, prevista a Roma il 5 aprile, solleva interrogativi inquietanti sullo stato attuale della politica e del giornalismo italiani.
De Crescenzo, nota tiktoker napoletana con un seguito di oltre due milioni di follower, ha invitato i suoi sostenitori a partecipare all’evento, sottolineando la disponibilità di trasporti gratuiti da Napoli.
Oltre alla sua popolarità sui social media, Rita De Crescenzo ha alle spalle un passato controverso. Nel 2017 è stata arrestata con l’accusa di spaccio di droga nell’ambito di un’operazione contro il clan Elia del Pallonetto di Santa Lucia. Recentemente, è stata denunciata per diffamazione da un ristoratore abruzzese nell’ambito della ormai noto “fenomeno Roccaraso”, la località sciistica che lo scorso gennaio ha vissuto una vera e propria invasione turistica, spinta in gran parte dalla popolarità della tiktoker napoletana che ha condiviso i suoi entusiastici racconti del posto, portando migliaia di turisti da Napoli verso le piste di Roccaraso.
Il flusso di visitatori è stato così intenso che, in un solo giorno, sono arrivati circa 10.000 turisti a bordo di oltre 200 autobus. Questo ha causato gravi disagi alla comunità locale, tra cui ingorghi, rifiuti e una pressione insostenibile sulle strutture turistiche, già sotto il limite massimo di capienza. In quella circostanza, Rita De Crescenzo ha minimizzato l’accaduto, spiegando che non aveva previsto una tale affluenza e sostenendo che l’incidente fosse stato esagerato. Nonostante le sue dichiarazioni, la vicenda ha sollevato interrogativi sul ruolo degli influencer nel promuovere destinazioni turistiche e sulla sostenibilità di tale tipo di marketing. La sua partecipazione alla manifestazione di Roma è figlia delle stesse logiche e scaturisce dalla stessa strategia.
L’invito di De Crescenzo alla manifestazione del M5S evidenzia una preoccupante tendenza nella politica italiana: l’affidarsi a personaggi controversi e influenti sui social media per mobilitare le masse. Questo solleva dubbi sulla serietà e sulla coerenza dei partiti politici, che sembrano privilegiare la visibilità immediata rispetto alla credibilità e all’integrità.
Parallelamente, il giornalismo italiano appare sempre più incline a dare spazio a figure discutibili, amplificando la loro visibilità senza un’adeguata analisi critica, come dimostra l’attenzione morbosa ed eccessiva che i media hanno riservato alla tiktoker napoletana durante la manifestazione capitolina. Decine di microfoni e telecamere hanno attorniato la De Crescenzo che ha approfittato del supporto mediatico per lanciare diversi messaggi: in primis, la volontà di schierarsi politicamente, qualora le venisse richiesto e la proposta di utilizzare i soldi utilizzati per acquistare armi per ripristinare il reddito di cittadinanza, esprimendo un concetto/premessa-promessa elettorale che si sposa perfettamente con la politica dei pentastellati e che al contempo strizza l’occhio a milioni di nostalgici del sussidio. Un atteggiamento contribuisce a una banalizzazione del dibattito pubblico e alla legittimazione di individui con trascorsi discutibili.
La partecipazione di Rita De Crescenzo alla manifestazione del M5S è sintomatica di una crisi più ampia che investe sia la politica sia il giornalismo italiani. È fondamentale che i partiti politici e i media riflettano sulle proprie scelte, promuovendo figure che incarnino valori di integrità e competenza, anziché inseguire facili consensi attraverso collaborazioni discutibili.