Sta suscitando non poco scalpore la vicenda denunciata dalla madre di un bambino autistico secondo la quale il gestore di un bar di Formia avrebbe negato un gelato al figlio, proprio a causa del suo disturbo.
«Ha negato il gelato a mio figlio ed anche a me, quando mi sono avvicinata per chiedere spiegazioni sul diniego mi ha risposto che il bambino si muoveva troppo e che ce ne dovevamo andare», questa la denuncia che Patrizia Saulo, la madre del bambino originaria di Napoli, ha divulgato con un post su Facebook denunciando l’accaduto nella speranza che potesse acquisire risonanza tra i social media e tra le istituzioni.
«Aiutatemi a divulgare questa vicenda, per mio figlio e per gli altri che come me vivono da vicino la neurodivergenza». La notizia è diventata subito virale e ha suscitato molta indignazione, sia per il gesto del proprietario, sia per tutti gli altri presenti che non sono intervenuti, con la sola eccezione di una donna che si è avvicinata al bambino e ha cercato di consolarlo offrendogli un giocattolo.
«Il mio piccolo non ha un eloquio intellegibile ma un cognitivo funzionante, non è aggressivo ed è stimolato da noi famiglia a fare, ad avviarsi verso l’autonomia con me alle sue spalle che lo proteggo e vigilo su di lui sempre, a volte come oggi un solo passo dietro di lui. Accogliete, includete, non differenziate, non etichettate. Le diagnosi evolvono. Ma le persone senza cuore no». Questo l’appello carico di rabbia della signora Saulo che ha dovuto vedere il figlio subire un torto simile in una giornata di vacanza sul lungomare laziale.