Filippo Ferlazzo, l’uomo che ha ucciso in strada un venditore ambulante a Civitanova Marche, soffre di un disturbo bipolare certificato dal tribunale di Salerno. Ferlazzo sarebbe invalido al 100% e sarebbe stato sottoposto a due visite psichiatriche nell’ospedale di Civitanova Marche, la città dove vive da poco tempo con la compagna 45enne, Elena D.. E dove adesso aveva cominciato a lavorare come operaio nella fonderia Steve Stampi con un contratto a tempo determinato della durata di un mese. Per questo motivo, l’avvocato di Ferlazzo, Roberta Bizzarri, chiederà una perizia psichiatrica per l’uomo che ha ucciso Alika Ogorchukwu. Sua madre Ursula, con la quale l’uomo aveva vissuto a Salerno (dove lui aveva subito un Tso), era stata nominata dal tribunale come una sorta di suo tutore. La donna vive a Salerno. Oggi intanto Ferlazzo dovrà presentarsi davanti al giudice delle indagini preliminari di Fermo che deciderà sulla convalida del fermo.
Invece martedì 2 agosto verrà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima che stabilirà se sono stati quei colpi o il soffocamento a interrompere il battito del cuore dell’ambulante 39enne, schiacciato dal peso di Ferlazza. La famiglia della vittima ha già detto che le sue scuse non bastano: «Vogliamo giustizia». L’avvocato Francesco Mantella ha parlato anche dell’invalidità: «Se questo risvolto si inserisce nelle cause dell’omicidio, serve riflettere: perché questi non era vigilato nonostante avesse un amministratore di sostegno? Bisognerà avviare una serie di verifiche». La madre di Ferlazzo ha espresso le sue condoglianze alla vittima e ha detto che non pensava che il figlio fosse capace di fare qualcosa del genere. Per la donna non sarebbe da ricondurre al razzismo il movente dell’omicidio dell’ambulante in Corso Umberto I a Civitanova.
«Sono preoccupata anche per lui», ha spiegato senza nascondere nonostante tutto l’apprensione per cosa possa succedere ora al figlio in carcere (al momento è recluso al Montacuto di Ancona) vista la sua condizione. La fidanzata dell’uomo, che è nato in Austria, ha detto in un’intervista al Tg1 che non era presente al momento dell’accaduto: «Mi sono allontanata è successo tutto in pochi minuti. Quando Filippo è tornato indietro era sporco di sangue. Pregavo per quell’uomo». La giunta comunale ha intanto istituito un fondo di 15 mila euro per Charity, la compagna dell’ambulante. L’imprenditore civitanovese Germano Ercoli, titolare del gruppo calzaturiero Eurosuole, donerà 10 mila euro alla famiglia di Alika.