Immagini, video, le immancabili emoticon che meglio delle parole rendono espliciti e inequivocabili pensieri, parole e intenzioni: si combatte anche così la faida un corso a Ponticelli e che dopo molteplici episodi di violenza avvenuti di recente, torna a trasferirsi nel mondo virtuale, come era già successo nei mesi scorsi.
L’entusiasmo che accompagnò i vistosi festeggiamenti andati in scena nel Lotto O e nel rione De Gasperi per accogliere due pedine cruciali dell’alleanza che mira a contrapporsi all’egemone clan De Micco fu bruscamente ridimensionato il giorno seguente, quando i sicari entrarono in azione per uccidere Emanuele Montefusco, fratello del ras Salvatore “Zamberletto”, perno portante del gruppo emergente del rione De Gasperi. Un omicidio clamoroso perchè nel mirino dei killer è finito un soggetto estraneo alle dinamiche camorristiche, colpito solo perché parente diretto di uno dei perni portanti della fazione dissidente per consegnare un monito inquietante. Un avvertimento rimarcato inscenando una serie di pestaggi. Ad avere la peggio non solo soggetti al soldo del clan rivale, ma anche un minorenne, imparentato con uno dei fedelissimi di Alessio Bossis, il 22enne ucciso nel 2022 al culmine di un summit tra i clan operanti sul territorio per stroncarne le ambizioni criminali.
Il cartello costituito dal gruppo del rione De Gasperi, i reduci del clan De Luca Bossa e i D’Amico, si sarebbero limitati ad inscenare una “scesa” nel rione Conocal, fortino di quest’ultimo clan. Un’azione dimostrativa che ha visto un corteo di modo sfilare tra le strade del rione per marcare il controllo del territorio e rivendicare la propria egemonia. Una parata voluta più per impressionare gli abitanti del rione che per lanciare il guanto di sfida ai rivali, consapevoli della disparità in termini economici e militari che rischierebbe di tradursi in una feroce carneficina nella quale appaiono destinati ad avere la peggio.
Da diversi giorni, la calma silente che si registra tra le strade del quartiere sembra aver ceduto il posto a un botta e risposta virtuale tra le due fazioni che continua ad andare in scena sui social network, proprio come era accaduto in seguito al mancato agguato sfociato in un grave incidente stradale dello scorso marzo nel quale ebbero la peggio due pedine del gruppo di “Zamberletto”.
Anche in questa circostanza, il gruppo del rione De Gasperi sembra quello più iperattivo e propenso a punzecchiare i rivali pubblicando soprattutto nelle storie di Instagram i contenuti più espliciti.
“Saranno le nostre azioni a dire chi siamo”, si legge in uno dei tanti contenuti pubblicati da uno dei perni portanti del gruppo del rione De Gasperi. Mentre questi ultimi prediligono le stories di Instagram, visibili per 24 ore a un gruppo ristretto di persone che tra l’altro possono essere monitorate, i De Micco invece affidano la replica a uno degli ormai celebri account presenti su TikTok per rilanciare le quotazioni dei cosiddetti “bodo” che anche in questa circostanza hanno pubblicato un video che sembra rispondere a tono alle provocazioni dei rivali.
“Il tempo del perdono è finito”. Un messaggio che sembra destinato a introdurre l’ennesima escalation di violenza tra le strade di Ponticelli.