Poteva salire a quattro il numero dei detenuti che si sono tolti la vita nel carcere di Poggioreale dall’inizio del 2024. L’ennesimo suicidio è stato sventato dall’intervento degli agenti della polizia penitenziaria.
Lo rende noto il segretario regionale Campania Con.si.pe Luigi Castaldo.
Nel tardo pomeriggio di giovedì 25 gennaio, un detenuto napoletano trentenne si è impiccato alla finestra della propria camera di pernottamento con le lenzuola. Il tentativo di suicidio è fallito grazie al rapido intervento del personale di turno che, sentito il rumore dello sgabello mentre effettuava un giro di controllo, si è reso conto di ciò che stava accadendo.
“Ancora qualche secondo ed avremmo avuto il quinto detenuto morto dall’inizio dell’anno”, afferma Castaldo secondo il quale “è sempre più insostenibile il carcere nelle attuali condizioni: troppi detenuti e tra essi troppi psichiatrici che rendono il contesto ancor più sofferente e destabilizzante”.
Per il sindacalista “urge una riorganizzazione dell’attuale sistema penitenziario che col passare del tempo dimostra i suoi fallimenti: poco personale di Polizia Penitenziaria, poche figure sanitarie specialistiche, pochi educatori, pochi psichiatrici e poco personale amministrativo. I tanti ritardi organizzativi e strutturali fanno del carcere di Poggioreale una polveriera umana che trova una piccola valvola di sfogo nella tanta umanità del poco personale di Polizia Penitenziaria a cui vanno i nostri elogi per aver ancora una volta salvato una vita, anche sé i risvolti di questi tragici eventi non sempre hanno un finale come quello di oggi”.