Mentre la giornata di domenica 30 luglio è stata segnata dal ritrovamento del cadavere del giovane 25enne scomparso da Parete lo scorso 7 luglio, nascosto in un fondo all’interno di un box nel rione “Lotto 10” di Ponticelli, la serata è stata animata da un duplice giallo, legato alla morte di due persone, i cui corpi sono stati ritrovati a pochi metri di distanza.
Il primo cadavere è stato trovato in via Carbonara, all’interno di un’auto. La vettura è andata a schiantarsi contro un muro dopo avere tamponato un altro veicolo. Uno dei passeggeri che viaggiava a bordo dell’auto è rimasto in compagnia dell’amico di nazionalità georgiana, gravemente ferito, che successivamente è morto. Due passeggeri, invece, si sono allontanati prima dell’arrivo delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli che ora stanno cercando di fare luce sull’episodio.
Un paio d’ore dopo è stato ritrovato un secondo cadavere, si tratta di un giovane di nazionalità georgiana, in corso Umberto, con una siringa ancora conficcata nel braccio.
Non è chiaro se le due morti siano in qualche modo collegate tra loro. La Procura ha disposto l’autopsia delle due salme per chiarire le cause del decesso. Mentre tutto lascia presumere che nel secondo caso possa trattarsi di una morte per overdose, gli inquirenti vogliono capire se il primo georgiano sia morto nell’incidente o se l’uomo era già morto al momento dello schianto. Le indagini della polizia di Stato sono anche finalizzate ad accertare per quali motivi i quattro viaggiassero a forte velocità e perché due si sono allontanati prima dell’arrivo sul posto delle forze dell’ordine.
Un mistero che appare come un puzzle dai pezzi confusi e disconnessi che s’incastonano nella più fitta rete di un’estate particolarmente rovente ai piedi del Vesuvio, non solo per ragioni strettamente correlate al clima.