Dalle prime ore della mattina di ieri mezzi e uomini della polizia di stato, Municipale e del Comune di Napoli, hanno provveduto allo sgombero di un campo rom abusivo nel quartiere napoletano di Pianura in via Pallucci, in un’area vicina alla stazione della Circumflegrea.
Ruspe e altri mezzi dell’Asia hanno provveduto allo smantellamento delle baracche, di vecchie suppellettili, ingente materiale ingombrante e vecchi elettrodomestici. L’area infine, è stata sottoposta a sequestro dall’autorità giudiziaria, mentre I nuclei rom che vi abitavano sono stati trasferiti nell’ex plesso scolastico Grazia Deledda a Soccavo.
Gli occupanti in realtà hanno trovato autonomamente altre sistemazioni, questo nonostante il Comune di Napoli avesse messo loro a disposizione la struttura di accoglienza.
“Dopo intense battaglie istituzionali siamo riusciti a far sgomberare la vergogna di quel campo abusivo, un autentico insediamento di favelas, dove la situazione igienico sanitaria era ormai al collasso – è il commento del vicepresidente del consiglio comunale di Napoli, Marco Nonno – In quel campo erano presenti numerosi minori ed anziani, per i quali la situazione determinatasi non era certamente compatibile con la loro permanenza”.
Il vicepresidente del consiglio comunale di Napoli, ha seguito le operazioni di sgombero con il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Municipalità, Pasquale Strazzullo. “Non siamo razzisti né xenofobi ha poi aggiunto Strazzullo ma la legalità va rispettata. Quell’insediamento si è progressivamente esteso a macchia d’olio negli anni e anche l’ordine pubblico era oramai compromesso. Non a caso l’area è stata sottoposta a sequestro giudiziario”.
Gli occupanti del campo rom, come sopra citato, hanno trovato autonome sistemazioni sebbene il Comune di Napoli avesse messo loro a disposizione la struttura di accoglienza comunale ‘Grazia Deledda’ di Soccavo. I reati per cui si procede, come si legge in una nota della Procura della Repubblica di Napoli, sono quelli di invasione di terreni pubblici e costruzione abusiva.