Concludere una cena gustosa, magari in compagnia di persone care quindi per questo ancora più piacevole, con un dolce e un bicchiere di vino è un’idea fantastica.
Quello che conta, però, è trovare gli abbinamenti giusti ed evitare di procedere a caso. La prima cosa da dire al proposito è che l’associazione deve essere dominata dalla concordanza, quindi spazio ai vini dolci. Gli spumanti secchi, ottimi in altre occasioni, in questa sono da evitare. Il rischio, infatti, è quello di una saturazione delle papille gustative, che renderebbe impossibile apprezzare sia il vino, sia il dolce.
Per quanto riguarda quest’ultimo, ricordiamo che, nei casi in cui si opta per i lievitati – per sorprendere ulteriormente i propri ospiti, una buona idea è quella di orientarsi verso l’artigianalità e di comprare i prodotti da un laboratorio dolci lievitati che, come quello della veronese Infermentum, utilizza pochi ingredienti ma naturali e di altissimo livello – si può portare in tavola uno spumante dolce.
Ottimi sono vini come il celebre Moscato d’Asti e, per spostarsi in Veneto, il Fior d’Arancio dei Colli Euganei.
I dolci, come ben si sa, possono prevedere diverse preparazioni, tra cui la frittura. Se si decide di concludere una cena con qualche frittella o con un goloso krapfen, il consiglio è sempre quello di abbinare degli spumanti dolci.
I dolci alle mandorle, tipici di cucine regionali come quella siciliana, danno il loro meglio dal punto di vista del gusto quando abbinati a passiti il più strutturati possibile. L’optimum è una soluzione come l’Albana dei colli romagnoli. I passiti dolci, come per esempio il Picolit DOCG, sono, invece, i compagni perfetti di dolci come il soufflé. Stanno benissimo anche con le crêpes.
Guardiamo ora ad altre delizie che, molto spesso, chiudono in bontà le cene: si tratta dei dolci al cucchiaio. Per apprezzarli ancora di più, il suggerimento è quello di portare in tavola un vino bianco fresco e sapido. Un nome specifico? Il già citato Moscato d’Asti, ma in versione frizzante.
Questo vino ha l’indiscusso pro di essere molto versatile e di venire incontro in situazioni complesse come quella dei dolci che, tra gli ingredienti, annoverano gli agrumi. La grande difficoltà, in questi frangenti, risiede nel sapore acidulo, che si può attenuare con la morbidezza del Moscato d’Asti frizzante.
Concludiamo ricordando un importante veto quando si parla di abbinamenti tra dolci e vini: il gelato non può essere associato ad alcuna etichetta enologica. Il motivo? Il freddo, che inibisce la percezione retro olfattiva. In questo caso, la cosa migliore da fare è optare per un liquore.