Un gesto universale, semplice e silenzioso, per chiedere aiuto in situazioni di violenza. Pollice della mano piegato, quattro dita in alto e poi chiuse a pugno: un segnale che vale come urgente richiesta d’aiuto e che tutti e tutte dobbiamo saper riconoscere e replicare se ce ne fosse bisogno. Si tratta del Signal for Help che l’associazione Canadian Women’s Foundation ha lanciato nell’aprile 2020 in piena pandemia, diventato poi popolare in tutto il mondo, per poter denunciare una situazione di violenza anche in presenza del proprio aggressore.
Lo stesso gesto usato da una ragazza di 19 anni in piazza della Scala a Milano e che una donna ha saputo riconoscere, prima che il ragazzo di 23 anni che la stava molestando venisse arrestato per violenza sessuale.
Il Signal for Help, o Segnale d’aiuto, è un gesto diventato internazionale creato durante la pandemia, quando il numero di casi di violenza domestica dovuti all’isolamento forzato erano aumentati in tutti i Paesi del mondo. Il gesto, creato dal Women’s Funding Network e dalla Canadian Women’s Foundation, è stato pensato per poter essere mostrato silenziosamente durante le videochiamate, per avvisare familiari, amici o colleghi di aver bisogno di aiuto. E continua a essere un segnale semplice da riconoscere, anche per strada e nei luoghi pubblici.
“Signal for Help è importante perché non è verbale ed è potente indipendentemente dalla lingua e dalla cultura”, ha spiegato Elizabeth Barajas-Roman, CEO della Women’s Funding Network.