Il Conocal di Ponticelli è uno dei rioni più estesi del quartiere della periferia orientale di Napoli. Palazzoni grigi che si susseguono per decine di isolati, circondati da lingue d’asfalto e controllati dalla criminalità organizzata. Un contesto nel quale l’incuria e il degrado vanno a braccetto con le logiche criminali, complice la scarsa o del tutto assente manutenzione degli edifici, segnale tangibile dell’assenza delle istituzioni che da tempo immemore, nelle realtà come il Conocal, hanno tirato i remi in barca favorendo l’ascesa della camorra.
Gli abitanti del rione sono abituati a provvedere autonomamente agli interventi di piccola manutenzione, come la sostituzione delle lampadine per garantire l’illuminazione ai palazzi o al diserbo delle aiuole, ma nella maggior parte dei casi, quando le criticità da fronteggiare sono di entità maggiore, dopo una sfiancante battaglia telefonica per sollecitare l’intervento degli enti preposti che non sortisce alcun risultato, non possono fare altro che prendere atto della mancata volontà da parte delle istituzioni di conferire maggiore decoro al contesto in cui vivono.
Una condizione che non sortisce solo disagi, come l’impossibilità di usufruire dell’ascensore o dell’acqua corrente, ma che spesso sfocia in situazioni che sovraespongono a pericoli tangibili i residenti in zona, come accade quando piovono calcinacci dal cielo. Edifici costruiti all’incirca 40 anni fa e che mostrano i vistosi segni del tempo: crepe, ferri arrugginiti, ma soprattutto vistosi pezzi di intonaco e calcinacci che si distaccano dai balconi, mettendo seriamente a repentaglio l’incolumità dei passanti.
I residenti in zona raccontano di aver contattato “Napoli Servizi”, l’azienda incaricata della manutenzione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli, per segnalare la caduta di calcinacci dal cornicione di un palazzo in via al Chiaro di Luna, ma di non aver ricevuto alcun riscontro. L’azienda non ha neanche inoltrato la segnalazione ai Vigili del fuoco che in questi casi provvedono quantomeno alla messa in sicurezza degli edifici, effettuando un intervento finalizzato a distaccare le parti di intonaco ancora pericolanti. Motivo per il quale, tra gli abitanti del Conocal regna un dilagante senso di sfiducia nelle istituzioni.
Una situazione di degrado dilagante aggravata dalla presenza delle piazze di droga che pullulano nel rione. Una realtà ampiamente emersa nel corso del servizio ad “alto impatto” dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, nel parco Conocal di Ponticelli che lo scorso 3 ottobre ha visto impegnati circa 300 operatori delle diverse forze dell’ordine nell’esecuzione di numerose perquisizioni.
Sono state sequestrate complessivamente: armi e relativo munizionamento, TLE, ingenti quantità di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, nonché materiale per il confezionamento; ed ancora denaro contante, banconote false, veicoli rubati e pezzi di ricambio, capi di abbigliamento e scarpe contraffatte, un locale commerciale, sistemi di videosorveglianza volti ad eludere eventuali controlli di polizia.
In uno dei tanti cantinati del rione sono state rinvenute delle siringhe utilizzate più volte, lacci emostatici, uno scooter rubato ed altro materiale utilizzato dai tossici che abitualmente si recano nel Conocal per acquistare stupefacenti e che poi evidentemente si appartano in quel luogo isolato. Una sorta di punto di ritrovo per tossicodipendenti che s’interseca tra le tante cantine adibite a bottega dia padri di famiglia che si arrangiano come meglio possono per condurre un’esistenza onesta e dignitosa.