I giovani affiliati al clan attualmente egemone a Ponticelli continuano a mettersi in mostra collezionando gesta eclatanti, utili a fomentare quell’aurea di fascino e timore che introduce le tante leggende metropolitane che rapidamente si diffondono tra le strade del quartiere e non solo.
Lo scorso fine settimana, diversi elementi di spicco della cosca del rione Fiat di Ponticelli, si sarebbero concessi una serata danzante in una nota discoteca di Coroglio. Una serata bagnata da fiumi di alcool, complici le tante bottiglie stappate per ostentare potere e ricchezza, un modus operandi sempre più in voga tra gli interpreti della camorra 2.0, introdotto da Emanuele Sibillo e immediatamente adottato dagli altri giovani “baby-boss” desiderosi di emulare le gesta del fondatore della “paranza dei bambini” di Forcella, assassinato all’età di 20 anni, ma ciononostante ancora annoverato come un modello dal quale lasciarsi ispirare. Al tavolo che ospitava la comitiva ponticellese alla fine della serata è giunto un conto salatissimo: 15mila euro. Senza battere ciglio, gli “XX” avrebbero liquidato la questione dichiarando di aver lasciato i soldi in auto e pertanto si sono allontanati dal locale promettendo di andare a prelevare il denaro necessario per saldare l’oneroso conto, ma una volta raggiunto il parcheggio si sarebbero dileguati. Contattati telefonicamente avrebbero poi chiarito la loro posizione in maniera inequivocabile, spiegando che “loro non pagano a nessuno e che se non volevano guai” era meglio chiudere così la vicenda, senza avanzare pretese in merito al conto da saldare.
A pagare le conseguenze di quella malefatta l’addetto alle pubbliche relazioni che lavora per il locale, costretto a pagare il conto non saldato dalla comitiva alla quale aveva riservato il tavolo. Il giovane residente in un comune in provincia di Napoli avrebbe già versato una parte del denaro necessario per saldare il debito contratto dagli “XX”, suo malgrado, ricaduto su di lui.
Una notizia che si è rapidamente diffusa tra gli avventori dei locali e gli assidui frequentatori della movida napoletana, seminando soprattutto legittima apprensione tra pr ed organizzatori di eventi che temono di finire a loro volta nel mirino del gruppo camorristico che sembra intenzionato a sfoggiare potere e seminare panico anche tra le piste da ballo della Napoli by night.
Diversi giovani addetti alle pubbliche relazioni dei locali più rinomati della movida napoletana hanno contattato la nostra redazione, non solo per segnalare l’accaduto, ma anche per esternare rabbia e allarmismo in merito alla condotta ostentata dai ras di Ponticelli, dichiarandosi troppo spaventati dalle ipotetiche ritorsioni per pensare di coinvolgere le forze dell’ordine, pur auspicando che il dissenso dell’opinione pubblica possa concorre a ridimensionare la condotta dei rampolli del clan egemone a Ponticelli.