Il caro bollette sta costringendo gli italiani a rivedere le proprie abitudini per cercare di ridurre sprechi e consumi. Tra le opzioni più accreditate, regna quella di staccare le spine degli elettrodomestici quando non sono utilizzati. Ma è davvero utile?
Innanzitutto, gli esperti spiegano che staccare il modem wi-fi non serve a nulla: si può navigare h24 senza l’assillo che sia quello a fare la differenza del prezzo in bolletta, mentre qualsiasi elettrodomestico in stand-by ha un consumo minimo, irrisorio, di una manciata di euro l’anno. Le tv di nuova generazione, poi, smettono di consumare energia elettrica se non vengono utilizzate mentre, quelle con il puntino rosso sempre “acceso”, al massimo hanno costi di 2-3 euro l’anno.
Discorso differente per gli apparecchi più vecchi, soprattutto televisori e computer: se nel primo caso, dopo molti minuti dallo spegnimento, il sistema hardware è ancora caldo vuol dire che sta consumando. Stesso discorso per i pc in modalità stand-by se collegati alla presa di corrente. A quel punto sì, è bene staccare le prese soprattutto se non verranno utilizzati per molto tempo. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero” una famiglia media, se ogni giorno si mettesse a staccare tutte le prese che ha in casa, risparmierebbe non più di 40 euro l’anno, 3,33 periodico euro al mese.
Le cose cambiano ancora se si tratta dei carica cellulari o delle stampanti: queste ultime, se utilizzate raramente, è bene che abbiano la presa staccata, soprattutto di notte. Nel primo caso, quando il nostro smartphone è caricato, si può staccare la spina dalla presa principale e lo stesso vale per il caricabatterie del nostro pc. Secondo alcune direttive Ue del 2013, ogni stand-by dovrebbe consumare tra 0,5 e 1 watt invece dei due dell’epoca precedente, in pratica la metà. Ecco perché non sono questi piccoli accorgimenti che faranno la differenza sui prezzi mensili o trimestrali, ma possono incidere comunque sul risparmio annuale, arrivando a far risparmiare circa 50 euro all’anno.
Il dispendio energetico di una presa impegnata ma inutilizzata varia da 1Kwt a 10 W in base al dispositivo in questione. Dal punto di vista economico diversi studi dimostrano che staccare la spina di un dispositivo inattivo permetterebbe di risparmiare circa 2 euro l’anno sulla bolletta. Un risparmio davvero esiguo, che quasi ci fa desistere dal perseguirlo. Eppure scegliere di limitare il dispendio energetico con una piccola accortezza come questa può risultare decisivo qualora i dispositivi collegati alla rete elettrica domestica siano più di uno. Sommando per esempio l’energia che 10 apparecchi assorbono anche quando non ne usufruiamo, il risparmio economico cresce notevolmente.