Da Nord a Sud, la polizia di Stato piange la prematura morte di due agenti, entrambi 40enni.
Ha suscitato forte commozione il post pubblicato sulla pagina ufficiale di facebook della Polizia di Stato del 41enne Giuseppe, stroncato dal Covid. Dopo aver lavorato per tanti anni a Napoli, l’agente era stato trasferito di recente ad Avellino, dove era andato a dar man forte alla Polizia Stradale. Lascia la madre e le due sorelle.
Nelle stesse ore in cui i suoi colleghi campani piangevano la dipartita di Giuseppe, un agente 42enne si è tolto la vita sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza all’interno dei garage seminterrati della Questura di Milano. Per il 42enne non c’è stato nulla da fare, malgrado i tempestivi soccorsi, l’agente è morto sul colpo.
“Il “virus suicida” nella Polizia di Stato ha ripreso a mietere vittime. – ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia LI.SI.PO. Antonio de Lieto – Il LI.SI.PO. ha sempre chiesto ai vertici del Ministero dell’Interno un pool di psicologi a stretto contatto con gli operati di Polizia, in modo tale, da intervenire per tempo su qualsiasi situazione sospetta che l’appartenente alla Polizia di Stato sta vivendo, assicurando allo stesso modo il necessario supporto al fine di evitare il verificarsi di qualsiasi atto drammatico. Ad oggi a giudizio del LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto – nulla è cambiato, ed il numero dei suicidi nelle file della Polizia di Stato sale sempre più in alto. Signor Ministro dell’Interno, Tavoli tecnici e mega riunioni, a giudizio del LI.SI.PO. non hanno dato il risultato sperato. Mamme, mogli e figli di tanti poliziotti piangono i propri cari che si sono suicidati E’ necessario voltare pagina ed attuare una nuova strategia finalizzata a debellare il “virus suicida” nella Polizia di Stato”.