Salutare il nuovo anno con una pioggia di palloncini bianchi e non con i consueti fuochi d’artificio: è la proposta nata sui social network e che ha subito riscosso numerosi consensi.
La proposta promossa sul gruppo facebook in cui convergono gli abitanti di Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli che ospita uno dei Covid center della Campania. Tuttavia, questa non è l’unica ragione per la quale l’emergenza covid sia particolarmente sentita tra le strade del quartiere che ha registrato un notevole incremento di contagi e di morti durante la seconda ondata della pandemia. Tantissime le figure storiche del quartiere che hanno perso la vita nelle ultime settimane, dopo aver contratto il covid.
Mentre a tenere banco è il braccio di ferro tra le forze politiche chiamate a prendere decisioni cruciali in vista delle festività natalizie e che a breve porterà il governo a decidere se introdurre ulteriori restrizioni o se ammorbidire le limitazioni vigenti per consentire agli italiani di respirare una parvenza di normalità, almeno durante i giorni di festa, gli abitanti della periferia orientale partenopea mostrano di avere le idee chiare sul da farsi, manifestando una sensibilità rara, soprattutto in un momento storico in cui impazzano i dibattiti relativi alla riapertura degli impianti sciistici e sulla legittimità di cenoni, feste, brindisi.
Nel rispetto delle tante vittime del covid e dei loro familiari, ai ponticellesi appare ben chiaro che quest’anno i fragorosi festeggiamenti siano fuori luogo e lanciano un invito accorato in vista di capodanno: bandire i fuochi d’artificio per liberare una cascata di palloncini bianchi allo scoccare della mezzanotte, disegnando nel cielo di Napoli un messaggio di cordoglio rivolto alle troppe persone che hanno perso la vita durante la pandemia tuttora in corso.
Una proposta che ha riscosso non pochi consensi, per quanto possa apparire difficilmente concretizzabile, soprattutto lungo le strade di un quartiere dove gli schiamazzi generati dai fuochi d’artificio a notte fonda rappresentano una quotidiana pratica di ordinaria amministrazione.