Hanno un’età compresa tra i 19 e i 28 anni e risiedono nei comuni napoletani di Sant’Antimo e Grumo Nevano i responsabili del ferimento a colpi d’arma da fuoco di Gaetano Barbuto Ferraiuolo, il giovane gambizzato al culmine di una lite per futili motivi di viabilità e che ha perso l’uso delle gambe.
In data odierna, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri appartenenti al Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Giugliano in Campania hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo del Pubblico Ministero nei confronti di tre persone, ritenute gravemente indiziate dei delitti di tentato omicidio e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.
Il provvedimento restrittivo è stato adottato nell’ambito di un’attività d’indagine delegata ai Carabinieri in seguito all’efferato fatto di sangue avvenuto a Sant’Antimo, lo scorso 20 settembre nel corso del quale venne gravemente ferito un giovane che, per le lesioni riportate, subì anche l’amputazione di entrambi gli arti inferiori.
Erano le 23:30 circa, quando la vittima, Gaetano Barbuto Ferraiuolo, fu raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco agli arti inferiori, in Viale Europa. Nel corso della colluttazione Gaetano fu colpito al capo, più volte, con il calcio di una pistola calibro 9 dalla quale poi vennero esplosi colpi di arma da fuoco che raggiunsero la vittima alle gambe e alla zona inguinale. Il giovane, ferito gravemente, veniva lasciato in fin di vita riverso sulla strada.
Le attività investigative avviate immediatamente, rinforzate anche da una minuziosa analisi delle fonti di prova raccolte, hanno portato al provvedimento restrittivo nei confronti dei tre giovani ritenuti responsabili della sequenza di violenza che ha portato il giovane Gaetano a perdere l’uso delle gambe.