Un fatto di sangue sconvolgente ha scosso l’Italia nella notte tra il 14 e il 15 aprile: un uomo di 41 anni, originario del Senegal, è stato fermato a Ferrara con l’accusa iniziale di rapina. Nel corso dell’interrogatorio, la vicenda ha preso una piega drammatica. L’uomo ha confessato agli agenti di aver commesso un omicidio e ha poi indicato il luogo dove aveva nascosto il cadavere: nei pressi del lago di Bilancino, sotto un cavalcavia nel comune di Borgo San Lorenzo (Firenze).
La vittima è Federico Perissi, 45 anni, fiorentino, guardia giurata e delegato regionale del Sav, il Sindacato Autonomo di Vigilanza. Di lui si erano perse le tracce da giorni.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo arrestato aveva già avuto precedenti: solo qualche settimana fa era stato fermato per un tentato sequestro di persona in un locale notturno a Novoli, sventato grazie al pronto intervento della vigilanza e delle forze dell’ordine. Dopo l’omicidio, avrebbe rubato l’auto di Perissi e causato un incidente sull’A13 nei pressi di Altedo, abbandonando il veicolo poco dopo. Ha passato la notte in una tenda vicino a un supermercato di Ferrara e, nella mattinata successiva, avrebbe tentato una nuova rapina ai danni di una donna. La reazione pronta della vittima e l’intervento della polizia hanno portato al fermo decisivo.
Il Sav ha diffuso una nota toccante: “Apprendiamo con grande dolore della tragica scomparsa del nostro amico e delegato regionale Toscana, Federico Perissi. Il Sav tutto si stringe con affetto al dolore di parenti e amici.”