Una vera e propria strage: l’esplosione di un “basso” nel quartiere Forcella a Napoli ha provocato la morte di tre persone. Nelle ultime ore, infatti, è deceduto anche l’ultimo ferito ricoverato in gravissime condizioni al Cardarelli.
È morto nella tarda serata di giovedì 5 settembre all’ospedale Cardarelli di Napoli, anche il terzo uomo rimasto gravemente ferito nell’esplosione causata da una fuga di gas avvenuta sabato scorso in un’abitazione in vico Pace a Forcella, nel cuore del centro storico di Napoli.
L’esplosione ha determinato il crollo di un solaio che ha travolto tre persone, tutte originarie del Bangladesh. Estratti vivi dalle macerie, i primi due, di 41 e 43 anni, sono morti successivamente al ricovero all’ospedale Cardarelli.
Afsar Afsar, dopo Bapari Babul e Kazi Altaf, è deceduto dopo esser stato per giorni ricoverato in gravi condizioni. Il 60enne presentava ustioni sul 65% del corpo.
Le tre vittime, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, stavano ristrutturando il locale. Si indaga per capire se l’intento era quello di rendere abitabile il basso o solo per realizzare un deposito.
Una tragedia che ha colpito e commosso la comunità bengalese, mentre continuano i disagi per gli sfollati. L’esplosione ha aperto una voragine nell’androne del palazzo sovrastante. Dodici famiglie non possono fare rientro nelle proprie case e attendono ancora di poter accedere per recuperare abiti e altri effetti personali.