Il parco De Simone di Ponticelli, uno dei pochi polmoni verdi del quartiere della periferia orientale di Napoli, da diverso tempo è oggetto di raid vandalici da parte di ignoti che squarciano e deturpano alberi.
Ignoti che d’ora in poi potrebbero avere un nome e cognome, oltre che un clan d’appartenenza, complice un video pubblicato nelle stories di Instagram nei giorni scorsi e inviato alla redazione del nostro giornale.
Il filmato, della durata di pochi secondi, è inequivocabile e ritrae un ragazzino alle prese con il grosso ramo di un albero appena tagliato, mentre lo trasporta via, probabilmente in vista dell’appuntamento con i fuochi di Sant’Antonio, in programma il 17 gennaio. “La tradizione” vuole che le paranze avversarie di giovanissimi dei rioni e dei quartieri di Napoli e provincia si sfidino in questa particolare performance, dove a primeggiare è il gruppo in grado di allestire il fuoco più imponente.
Un primordiale principio di affiliazione che introduce la rivalità tra fazioni avversarie: la storia insegna infatti che proprio le gesta legate ai fuochi di Sant’Antonio rappresentano la prima “palestra” per i giovani intenzionati a farsi i muscoli e ad affermarsi nel contesto camorristico. Non solo perchè per allestire l’imponente “fuocarazzo” è necessario reperire un grosso quantitativo di legna, ma anche perchè nella maggior parte dei casi equivale a rubare gli alberi di Natale, soprattutto quelli allestiti negli androni dei palazzi o razziare degli alberi all’interno di un parco pubblico. Analogamente, non di rado, le schermaglie tra le fazioni opposte prevedono anche che un gruppo saccheggi “il bottino” dei rivali, derubandoli del legno messo da parte.
Un triste rituale che nulla ha a che vedere con l’appuntamento con una delle tradizioni napoletane più antiche e che “legittima” i reiterati atti di vandalismo da parte di giovanissimi sempre più spregiudicati. Non a caso, i rampolli del clan Casella, – il cui quartier generale è radicato in via Luigi Franciosa, proprio nei pressi del parco De Simone – si sono sentiti in dovere di rivendicare sui social l’ennesimo scempio consumatosi per loro espresso volere nel parco comunale del quartiere, sempre più in balia dell’incuria e del degrado. Non si tratta di un singolo episodio: da diversi mesi, i residenti in zona segnalano con grande indignazione il protrarsi di atti di vandalismo che danneggiano gli alberi del parco. In alcuni casi, interi alberi sono stati rasi al suolo per appagare un’esigenza ben precisa. Non solo in vista del consueto appuntamento con la tradizione dei cosiddetti “fuocarazzi”, ma anche al cospetto di alberi che ostruiscono la visuale impedendo di scorgere anzitempo il sopraggiungere di rivali e forze dell’ordine, in quella sede, in diverse circostanze, senza alcuna autorizzazione, degli alberi sono stati letteralmente falciati.