Figurano anche due ragazze nell’elenco dei sei indagati – quattro minorenni e due maggiorenni – per istigazione al suicidio di Alessandro, il 13enne di Gragnano morto giovedì scorso, dopo essere caduto dal balcone della sua abitazione.
Una relazione con una nuova ragazza, dopo aver lasciato la precedente, avrebbe scatenato – secondo una ipotesi – la reazione dell’ex che avrebbe dato il via ad una serie di episodi di bullismo e cyberbullismo. In chat e poi dal vivo, Alessandro sarebbe stato vittima di insulti e minacce che lo avrebbero poi portato al tragico gesto. Alcuni degli indagati avevano già ricevuto denunce per aver praticato atti di bullismo. Nella giornata di oggi, martedì 6 settembre, dovrebbe essere disposta l’autopsia che consentirà poi di fissare la data per lo svolgimento dei funerali di Alessandro.
Subito dopo la morte di Alessandro, l’ipotesi accreditata era stata quella di un banale quanto tragico incidente domestico. Il tredicenne si sarebbe sporto troppo da un balcone per tentare di aggiustare il cavo dell’antenna tv. Il sequestro del suo cellulare ha però portato alla luce una spirale di insulti e minacce che avrebbero indotto il tredicenne al suicidio. La comunità di Gragnano è sotto choc. Le docenti di Alessandro lo descrivono come un ragazzo modello. Annunciato il lutto cittadino a Gragnano nel giorno dei funerali del 13enne.