L’8 novembre 1911 Vincenzo Scarpetta inaugurava il Trianon, il nuovo teatro elegante sorto per incentivare lo sviluppo abitativo dell’insula del Risanamento vicina a Forcella.
In scena con la fortunata commedia paterna Miseria e Nobiltà, il capocomico debuttava nel ruolo di don Felice Sciosciammocca, dopo aver interpretato a lungo il ruolo del figlio Peppeniello, segnando così il passaggio di testimone con papà Eduardo.
Per approfondire alcuni aspetti del lascito culturale della maggiore famiglia teatrale del Novecento, il direttore artistico Marisa Laurito ha dedicato, nel mese di maggio, una piccola rassegna sugli Scarpetta – De Filippo.
Intitolata “L’eredità Scarpetta” e posta sotto il patrocinio della Fondazione Eduardo De Filippo, si compone di due nuovi allestimenti in prima assoluta, prodotti dal Trianon Viviani, per la regia e il disegno dello spazio scenico di Francesco Saponaro, e di un primo incontro di approfondimento sul lascito artistico di Eduardo De Filippo sui giovani artisti, in collaborazione con l’università degli studî di Napoli Federico II.
Venerdì 6 e sabato 7, alle 21, e domenica 8 maggio, alle 18, andrà in scena “Titina la magnifica“, con la drammaturgia di Domenico Ingenito e Francesco Saponaro liberamente ispirata al libro Titina De Filippo. Vita di una donna di teatro di Augusto Carloni. Protagonisti Antonella Stefanucci, nel ruolo del titolo, ed Edoardo Sorgente, che interpreta tutti gli altri personaggi, maschili e femminili.
Lo spettacolo racconta di Titina De Filippo come artista, ma anche del suo privato di madre, sorella maggiore e moglie. La narrazione ripercorre alcuni avvenimenti centrali della sua parabola artistica ed esistenziale, seguendo una linea cronologica che ci conduce dall’infanzia fino agli ultimi anni, quando, obbligata ad allontanarsi dalle scene a causa di una grave malattia al cuore, cominciò a dedicarsi alla pittura e ai collages. Scene di Carmine De Mizio, costumi di Anna Verde, luci di Gianluca Sacco e suono di Daniele Chessa.
Nel week end successivo, venerdì 13 e sabato 14, alle 21, e domenica 15 maggio, alle 18, il debutto de “La donna è mobile“, commedia parodia musicale di Vincenzo Scarpetta.
«Destreggiandosi in un nugolo di personaggi che ricalcano gli echi della più nota drammaturgia scarpettiana – spiega il regista Francesco Saponaro –, Vincenzo Scarpetta ci offre una raffinata e umoristica critica della società del suo tempo che in realtà non è affatto lontana dalla nostra. Giocando con equivoci e malintesi, travestimenti e lotte di classe, inseguendo l’amore e il danaro, è il riscatto sociale pacifico e scaltro, tutto arte della scena e teatro, ad avere la meglio. Gli ultimi gabbano i prepotenti che perdono le loro infauste e stolide imprese. Almeno a teatro è così».
Rilevante in questa commedia in dialetto l’elemento musicale, con varie parodie dell’opera lirica, tra citazioni di Rigoletto e Traviata di Verdi, Cavalleria rusticana di Mascagni, Guglielmo Tell di Rossini e La Bohème di Puccini.
In scena Luigi Bignone, Giuseppe Brunetti, Viviana Cangiano, Salvatore Caruso, Elisabetta D’Acunzo, Tony Laudadio, Ivana Maione, Davide Mazzella, Biagio Musella, Serena Pisa, Marcello Romolo, Luca Saccoia, Ivano Schiavi e Federica Totaro.
Musica dal vivo eseguita dal pianista Mariano Bellopede, che cura anche la direzione musicale e ha firmato gli arrangiamenti, Arcangelo Michele Caso, al violoncello e ai plettri, e Giuseppe Di Maio, al clarinetto. Costumi di Anna Verde, luci di Gianluca Sacco e suono di Daniele Chessa.
Lunedì 23 maggio, alle 11, all’università Federico II, il primo appuntamento di “2000 Eduardo. Incontri, conversazioni, suggestioni e informazioni per artisti del nuovo millennio“. Questo progetto, curato da Giulio Baffi, prevede una serie di incontri, a cui verranno invitati artisti ed esperti di vario settore, volti a indagare l’influenza che l’autore di Napoli milionaria riesce ad avere sulle nuove generazioni che si affacciano al mondo dell’Arte. Un modo per confrontarsi in maniera diretta con i giovani che non sono stati partecipe della vita di questo grande protagonista, eppure si ispirano a lui.
Il Trianon Viviani si avvale del sostegno del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020), della sponsorship tecnica di Enel e il patrocinio di Rai Campania.