Domenico Romano, classe 1985, nasce a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli.
Attualmente Direttore Marketing di una multinazionale Retail, leader nel settore sportswear/sneakers, cresce nella periferia est di Napoli, un posto in cui ci sono più operai che dirigenti aziendali ed in cui il lavoro è inteso come qualcosa che regala soddisfazione ad ogni goccia di sudore versata. Suo padre è un ex-operaio, carpentiere, reinventatosi causa crisi della propria azienda nel 1992.
Fin da giovanissimo si interessa alla comunicazione e al marketing, cominciando come pseudo giornalista e fondando il giornale del suo liceo, trasformato, nel giro di 1 anno, in un magazine a diffusione circoscrizionale, grazie all’impegno dei suoi amici-colleghi-non pagati. Dopo il giornale, con l’università, ha l’opportunità di lavorare in un’agenzia di stampa, ogni fine settimana.
Tra il 2006 e il 2007 l’Erasmus in Spagna, da luglio a settembre 2007 è a Bradford, England, per il servizio civile internazionale, come tutor per bambini disabili. Al ritorno dall’Inghilterra, la tesi, l’esperienza lavorativa in un’azienda di marketing, l’invio di CV in giro per il mondo. A novembre la laurea triennale con 110 e la ferma intenzione di provare un’esperienza lavorativa, meglio se in un contesto multinazionale.
Sarà che conosce 3 lingue, saranno le sue variegate esperienze professionali, finisce che L’Oréal Paris si accorge di lui. Dopo 4 colloqui l’assunzione e 13 mesi tra Relazioni Pubbliche, Marketing e Brand Management. Un’esperienza importantissima che però lo fa scontrare con manager che lo definiscono “future sul quale non vale la pena investire”. Lui però coglie l’occasione per imparare a conoscere meglio sé stesso, e per capire che non esistono bravi o cattivi, ma solo posti giusti nei quali decidere di spendersi o meno.
Nel 2009 arriva un’offerta di Agritalia che, prima di assumerlo come Product Marketing Manager, lo spedisce a frequentare un Master in Food Marketing alla Saint Joseph’s University di Philadelphia.
Nel 2011 arriva la chiamata di McDonald’s come Regional LSM Consultant.
Nel 2013, a soli 28 anni, diviene Direttore Marketing di Original Marines, la storica azienda napoletana di abbigliamento per bambini.
Nel 2016 accetta l’incarico di Marketing Director United States, Mexico & Canada per Natuzzi e si trasferisce in North Carolina.
A Gennaio 2018 rientra in Italia ed assume l’incarico di Global Head of Marketing & Communication di AW LAB (Gruppo Bata) uno dei principali rivenditori di sneaker del mondo portando il brand a posizionarsi in pochissimo tempo tra i migliori retailer del mondo alzando l’asticella dello sneaker game.
Di lui il Prof. Vincenzo Moretti ha scritto: “Circa dieci anni fa, il 5 Dicembre del 2009 per la precisione, lo avevo definito “naponico”, un neologismo che avevo ideato al mio ritorno dal Giappone per definire un napoletano che coniuga la creatività partenopea e l’approccio al lavoro nipponico, però quello che ha combinato dopo alla voce lavoro era difficile da immaginare persino per me.”
Appassionato lettore di buone storie, di sport, street culture, viaggiatore da zaino in spalla e nomade della prima ora. Negli ultimi 13 anni, Domenico, grazie al suo lavoro, ha cambiato 9 case e ha vissuto a Greensboro (North Carolina), Roma, Milano, Torino, Napoli, Padova, Alicante, New York, Singapore, affascinato da persone, culture e buon cibo.
Qualche mese fa, alla cerimonia finale di un Master, nel suo discorso ha detto ai ragazzi che lo ascoltavano:
“Io vi auguro di avere tutto ciò che non è scambiabile con valuta perché questo è ed è quello che farà di voi un’opera d’arte.
Vi diranno che se non avete abbastanza soldi non potete farcela, ed è in parte vero, perché se avrete abbastanza soldi per studiare ad Harvard probabilmente il vostro compagno di banco sarà un futuro Presidente degli Stati Uniti. Ma sappiate che senza fame e senza talento non basteranno tutti i soldi del mondo, perché chi ha fame e talento vince sempre contro chiunque abbia soltanto soldi.
Vi diranno che la stabilità non esiste più, ed anche questo è vero. Ma voi rispondete investendo nell’unica cosa che nessuno potrà portarvi via: la vostra conoscenza.
Vi diranno di stare al vostro posto, di non prendere posizione, di chiedere poco perché è così che si fa carriera. Ma voi rispondete facendo domande, proponendo nuovi approcci, metodologie di lavoro differenti. La vostra curiosità sarà la vostra chiave di accesso al mondo.”
A Domenico, nella sua giovane ma intensa vita, hanno detto di fare tante cose. Lui ha risposto con tante avventure, disegnando la sua “opera d’arte”, la sua storia.
Quella che lo ha fatto partire dalla periferia di una difficile città italiana e lo ha portato prima negli USA, poi in Asia ed in giro per l’Europa per poi tornare sempre a casa sua.
Quella che gli ha fatto vendere panini, creme di bellezza e shampoo, poi vestiti per bambini, divani ai messicani e ai canadesi, e scarpe da ginnastica.
Quella che non ha ancora smesso di scrivere e raccontare, attraverso una campagna pubblicitaria, una lezione all’università, una chiacchierata con gli amici, il testo di una canzone, un prodotto da lanciare o comprare, a chi è tanto affamato da essere disposto ad ascoltarla.