Weekend ricco di sorprese per il campionato italiano che vede accendersi la lotta per le posizione utili ad accedere nelle coppe europee. La giornata si è aperta con l’anticipo tra il Palermo del fenomeno Dybala e la Juventus. Per la squadra di Allegri, prossima all’impegno di Champions contro il Borussia Dortmund, ampio turnover (fuori gente come Pogba,Vidal,Morata ed Evra) e spazio ai vari Sturaro, De Ceglie e Pereyra e inoltre, spazio alla difesa a 3 con il lungodegente Barzagli al rientro da titolare dopo mesi di infermeria. Primo tempo da sbadigli con le squadre più attente a difendere che ad attaccare. Nella ripresa subito fuori Sturaro e un impalpabile Llorente per Vidal e Morata. Proprio lo spagnolo ci mette appena dieci minuti per apporre la sua firma sul match, al 70′ riceve da Marchisio e con un sinistro splendido dal limite dell’area supera un Sorrentino incolpevole. Poche emozioni dopo la rete degli ospiti, che portano a casa altri tre punti fondamentali per uno Scudetto sempre più vicino. Alle 20.45 sono scese in campo Cagliari ed Empoli. I sardi, con Zeman richiamato al posto di Zola, trovano il vantaggio alla mezz’ora con Joao Pedro, bravo a colpire dai sedici metri con un destro a giro che porta in vantaggio i suoi. I rossoblu tengono duro per tutto il secondo tempo sfiorando anche il raddoppio, ma al 93′ a tempo scaduto arriva la beffa dell’ 1-1 con Vecino, ex di turno, che si fa trovare pronto per superare Brkic e regala a mister Sarri un pari insperato.
La domenica di Serie A vede nel pomeriggio la vittoria per 4-1 del Sassuolo su un Parma sempre più sull’orlo del fallimento e con poche motivazioni. Ad aprire le danze anche in questo caso è un ex, Nicola Sansone, che si fa trovare pronto su cross di Taider e da pochissimi passi batte Mirante. Passano due minuti e la squadra di Donadoni pareggia: Belfodil serve Lila, tiro dai 25 metri deviato da Magnanelli e Consigli spiazzato. Il Sassuolo non ci sta e si riporta subito in vantaggio ancora con Sansone che al 36′ trova la personale doppietta con una grande conclusione dai trenta metri che non lascia scampo all’estremo difensore degli ospiti. Nella ripresa altro uno due nel giro di pochi minuti per i padroni di casa: al 61′ ancora Sansone protagonista con un calcio di rigore ed espulsione di Mirante procurata. Sul dischetto va Berardi che non sbaglia. A chiudere i giochi ci pensa Missiroli, a segno anche lui con tiro dalla media distanza.
A Bergamo, Atalanta e Udinese non si fanno male e chiudono a reti bianche un match equilibrato, in cui a dispetto dello 0-0 finale le squadre hanno provato fino alla fine a trovare il gol vittoria. Per Reja secondo pareggio consecutivo sulla panchina della Dea. Da segnalare l’espulsione di Carmona che salterà la trasferta al San Paolo del prossimo turno. Al Ferraris di Genova c’è invece il colpaccio del Chievo Verona che supera per 2-0 i padroni di casa del Genoa e trova tre punti fondamentali nella lotta salvezza. Mattatore della partita Alberto Paloschi, autore di una doppietta tra 5′ e il 20′ della ripresa. Per gli uomini di Gasperini solo una vittoria nelle ultime cinque partite di fronte al proprio pubblico.
Alle 18 al Bentegodi si sono affrontate Verona e Napoli; padroni di casa subito aggressivi nel pressing e nelle entrate come a far capire di non mollare nemmeno un centimetro contro un avversario di caratura superiore. Il Napoli, in campo senza i vari Higuain, Callejon, Gabbiadini, Maggio e Gargano, non reagisce e già al 7′ va in svantaggio: Toni si libera in area di rigore con una grande giocata e approfitta della frittata tra Mesto ed Andujar per depositare in rete il pallone a porta vuota. La timida reazione dei partenopei porta Duvan Zapata a sfiorare il gol con una ghiotta occasione in cui il tiro del colombiano è deviato in angolo da Moras. Ad inizio ripresa c’è il raddoppio dei veronesi, abili a partire in contropiede e a sfruttare altri errori difensivi in copertura per trovare il 2-0 ancora con Toni, che gira in rete un cross di Hallfredsson e trova la personale doppietta. Sotto accusa ancora una volta Benitez per l’ampio turnover vista l’importanza della partita e visto che si tratta della terza sconfitta consecutiva lontano dal San Paolo.
Nel posticipo serale altra delusione per l’Inter di Mancini, già sconfitta giovedì in Europa League non riesce a cogliere la vittoria contro il Cesena e anzi, è costretta alla rimonta dopo l’iniziale vantaggio dei romagnoli, avanti grazie alla rete di Defrel che supera Handanovic in uscita con un pallonetto. Nel secondo tempo i nerazzurri trovano il pareggio con Palacio, che al minuto 49 anticipa il suo marcatore su cross di Icardi e supera Leali per l’1-1 finale.
Nei posticipi del Monday night nuova sconfitta per il Milan di Pippo Inzaghi, che dopo aver dominato per larghi tratti il match contro la Fiorentina e aver trovato il gol del vantaggio con Destro al 56′ si lascia rimontare nel giro di sei minuti tra l’83’ e l’89’ con le reti di Rodriguez e Joaquin (entrambe di testa) per la rimonta che consegna la vittoria alla Viola e una nuova settimana di critiche per l’allenatore rossonero. Nella sfida dell’Olimpico di Torino la Lazio trascinata da un Felipe Anderson eccezionale supera in trasferta la squadra di Ventura per 2-0 grazie alla doppietta del brasiliano arrivata nella ripresa e grazie a questo successo supera il Napoli, trovando la terza posizione, e si avvicina sempre più alla Roma, ora distante un solo punto, vista la sconfitta dei giallorossi in casa contro la Sampdoria di Mihajlovic, che sbanca la Capitale grazie alla rete di un ex laziale, De Silvestri, al 60′ e al contropiede perfetto al termine del quale è Muriel a insaccare chiudendo la partita a dodici minuti dal termine. Per la squadra di Garcia, ora a -14 dalla Juventus, la vittoria in casa manca da quasi quattro mesi (Roma-Inter 4-2) e ora più che guardare alla squadra di Allegri tocca stare attenti alle minacce Lazio, Napoli, Fiorentina e Sampdoria, tutte nel lotto per giocarsi i posti validi per la qualificazione in Champions League.