Il “caso pizza” sollevato dalla trasmissione di RaiTre “Report” continua a fare notizia. Lasciando da parte inutili polemiche, il modo migliore di rispondere alle accuse è con i fatti. Ed è questo quello che fa Giovanni Kahn della Corte con il progetto “Johnnypizzaportafoglio”.
Dopo un’esperienza ventennale nel mondo della ristorazione che gli permette di conoscere punti di forza e debolezze del settore alimentare, Giovanni nel 2013 dà vita al brand “Johnnypizzaportafoglio”: la pizzeria itinerante.
Sulla scia dell’enorme successo dello street food, della Corte trasforma una comune Ape Car in una pizzeria ambulante con tanto di forno a legna. Le pizze vengono preparate al momento e consegnate al cliente “a portafoglio”, che è il modo tipico di mangiare la pizza a Napoli: la si piega in 4 parti e la si avvolge con un foglio di “carta paglia”.
Il segreto del successo di “Johnnypizzaportafoglio”? L’ottimo rapporto qualità prezzo: per la preparazione delle pizze sono utilizzate materie prime accuratamente selezionate ed i costi sono ridotti. Inoltre, il mezzo è dotato di una propria canna fumaria smontabile e con tavoli da lavoro a scomparsa, quindi non sono necessari supporti esterni. Tra le peculiarità, l’utilizzo della foglia di basilico staccata direttamente da una piantina presente sull’Ape, l’impasto a doppia lievitazione e la particolarissima pizza con il pomodorino giallo.
Il primo dicembre aprirà a Milano in viale Bligny il primo store “Johnnypizzaportafoglio Take Uè” (napoletanizzazione dell’anglosassone “take away”). Nei mesi successivi apriranno altri punti vendita a Roma, Bologna e Londra.
Intanto, chi domani sera è a Napoli può approfittare della manifestazione “Notte Bianca al Vomero” per gustare la pizza di “Johnnypizzaportafoglio”. Saranno presenti 2 Ape Car in via Luca Giordano e in via Scarlatti.
Ma che cosa ne pensa Giovanni delle critiche mosse ai pizzaioli negli ultimi giorni? «Non tutti i mali vengono per nuocere. I pizzaioli sono artisti, ma non tutti attenti all’igiene ed alla pulizia. Il clamore che si è creato è l’occasione per dare una giusta sterzata ad un settore dove ci sono cattive abitudini, come quella di utilizzare il forno a legna come se fosse un inceneritore, gettando al suo interno legno con i chiodi, sigarette oppure rifiuti».