Gli Stati Uniti, in collaborazione con Israele, stanno valutando un piano controverso che prevede la divisione della Striscia di Gaza in due zone distinte: una sotto il controllo israeliano, destinata alla ricostruzione e alla stabilizzazione, e l’altra sotto il controllo di Hamas, che rimarrebbe isolata fino alla sua completa smilitarizzazione. Questa proposta è parte di una strategia più ampia volta a porre fine al conflitto in corso tra Israele e Hamas, iniziato nel 2023.
Dettagli del piano
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’idea centrale del piano è quella di creare due zone separate all’interno di Gaza:
- Zona sotto controllo israeliano: questa area sarebbe destinata alla ricostruzione e alla stabilizzazione, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei residenti e promuovere lo sviluppo economico.
- Zona sotto controllo di Hamas: questa parte della Striscia rimarrebbe sotto il controllo del gruppo militante fino alla sua completa smilitarizzazione. Durante questo periodo, non riceverebbe aiuti internazionali.
Il piano prevede anche la creazione di una “Forza di Stabilizzazione Internazionale” (ISF), composta da forze di sicurezza arabe e internazionali, che avrebbe il compito di garantire la sicurezza interna e supervisionare la smilitarizzazione della zona controllata da Hamas.
Reazioni internazionali
La proposta ha suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale. Mentre alcuni analisti israeliani vedono nel piano una strategia per indebolire Hamas nel lungo periodo e espandere le zone di stabilità, molti governi arabi e mediatori hanno espresso forti preoccupazioni. Temono che la divisione possa portare a un’occupazione israeliana permanente della Striscia di Gaza e replicare la frammentazione del controllo già osservata in Cisgiordania.
Inoltre, l’esclusione di Hamas dalla governance e la proposta di smilitarizzazione hanno sollevato dubbi sulla fattibilità del piano e sulla sua capacità di portare a una pace duratura. Critici sostengono che il piano potrebbe approfondire la divisione territoriale e non affrontare la necessità di una risoluzione politica più ampia e della determinazione dell’autodeterminazione palestinese.
Prospettive future
Il piano è ancora nelle fasi iniziali e deve affrontare sfide logistiche e politiche significative, tra cui la gestione e la fornitura di servizi nelle zone sotto controllo israeliano e il mantenimento della sicurezza nelle aree smilitarizzate. La comunità internazionale continua a monitorare da vicino gli sviluppi e le reazioni delle parti coinvolte.
In sintesi, la proposta di divisione della Striscia di Gaza rappresenta un tentativo degli Stati Uniti e di Israele di ristrutturare la regione in un contesto post-bellico. Tuttavia, la sua implementazione dipenderà dalla capacità di affrontare le preoccupazioni internazionali e dalle dinamiche politiche interne ed esterne alla Striscia.











