Al Trianon Viviani, venerdì 16 febbraio, alle 21, Gigliola De Feo è la protagonista di “Dialoghi col Vulcano“, un testo tratto liberamente dal romanzo omonimo di Ersilia Saffiotti, adattato per il teatro e diretto da Riccardo Citro.
L’autrice – e con lei la protagonista Nennella – mostra, senza schermi, le sue storie di donna alla ricerca di sé, l’incontro con gli altri, soprattutto con gli ultimi, il rapporto con la spiritualità e con il suo angelo custode Sasà, scugnizzo come lei.
Sono storie di napoletanità che si dipanano in un intenso dialogo verbale con il Vesuvio, radice di vita e amico generoso che capisce anche quando non gli arrivano parole e spiegazioni.
«La napoletanità – precisa De Feo – è un modo di essere che prescinde dall’essere nati a Napoli: è un modo di intendere e sentire la vita, è una sensibilità che può appartenere a chiunque e il nostro spettacolo dice esattamente questo: bisogna trovare la propria chiave, la propria identità, e poi andare, con speranza, coltivando il coraggio di vivere e riconoscendo finalmente se stessi».
In scena con De Feo lo stesso Riccardo Citro e Maria Teresa Iannone.
I costumi e le scene sono firmati da Luigi Spezzacatene, le musiche da Daniele De Santo, con il disegno luci di Ennio De Gregorio.
L’assistente alla regia è Jole Mariniello, il tecnico del suono Francesco Cerqua.
La canzone “Vesuvio” è cantata dalle EbbaneSis. Gli acquerelli sono di Gaetano Gravina.
Dialoghi col Vulcano è prodotto dalla Falegnameria dell’Attore e da Ersilia Saffiotti, che cura anche l’organizzazione generale.