Ricevere, ma anche regalare, il fatidico anello di fidanzamento è un momento davvero magico, in cui si potrebbe avere il timore di commettere qualche errore. Prima di capire quali sono le regole, vediamo invece qualcosa in più sulla storia dell’anello di fidanzamento.
L’usanza di regalare l’anello di fidanzamento ha origini molto antiche. Già a partire dal Medioevo, infatti, quando un anello di fidanzamento veniva donato e accettato si instaurava un vincolo. Dal quel momento in poi, infatti, la coppia era tenuta a fissare la data per le promesse di matrimonio. Quindi, quando scegli il tuo anello solitario, puoi tenere conto anche di questa parte della storia. Successivamente al Medioevo, nell’illuminismo, si iniziarono ad usare anelli segreti suddivisi in molti pezzi. Una volta uniti, questi pezzi avrebbero formato l’anello nuziale vero e proprio. Sempre in quel periodo, si iniziarono ad usare anche gli anelli con frasi romantiche o versi di poesie incisi su di essi (chiamati “anelli di poesia”). Per arrivare alla tipologia di anelli con diamante, bisogna però attendere il periodo vittoriano. Secondo la leggenda, fu l’Arciduca Massimiliano d’Austria a regalare il primo anello d’oro con brillante incastonato all’amata Maria di Borgogna.
Anello di fidanzamento: quando regalarlo, dove si mette
La tradizione degli anelli di fidanzamento come la conosciamo ancora oggi risale è nata grazie alla famiglia De Beers, punto di riferimento per il commercio dei diamanti. Nel 1938, infatti, essi iniziarono una importante campagna pubblicitaria coinvolgendo anche importati attrici e cantati di Hollywood. Nelle pubblicità veniva anche suggerito quanto spendere per l’anello: almeno un mese di stipendio (poi due). Nel 1948, De Beers iniziò ad usare la caption “Un diamante è per sempre” (suggeritagli dalla copywriter Frances Gerety) e ciò porto l’anello con diamante ad avere un successo internazionale.
Secondo la tradizione, l’anello di fidanzamento andrebbe regalato un anno esatto prima della data scelta per le nozze. Anche se, adesso, le regole sono un po’ cambiate e ormai ognuno fa come si sente. Generalmente, poi, l’anello va indossato sull’anulare della mano sinistra. Questo perché, anticamente, si credeva che da lì partisse la cosiddetta “Vena Amoris”, una vena che arrivava dritta al cuore.
Cosa dice il Galateo sull’anello di fidanzamento
Come per ogni usanza, ci sono anche delle regole del Galateo per l’anello di fidanzamento. Per prima cosa, seguendo il Galateo, l’anello scelto dovrebbe rispecchiare i gusti e lo stile della futura sposa. Infatti, una sposa che vorrebbe un matrimonio e una celebrazione semplici, difficilmente sceglierà un anello piuttosto sfarzoso. Oltre a ciò, chi regala l’anello, generalmente doveva far recapitare a casa dei genitori della futura sposa un bouquet di fiori. Regalo ricambiato con un oggetto dello stesso valore (anche se si tratta di tradizioni ormai accantonate). Per quanto riguarda la posizione dell’anello di fidanzamento, generalmente, ormai, è sull’anulare sinistro, insieme alla fede dopo la celebrazione delle nozze. Secondo la tradizione, la mattina della funzione, però, si dovrebbe spostare sull’anulare della mano destra proprio per fare spazio alla fede che va messa sull’anulare della mano sinistra.