Nella terza serata di Sanremo 2022 sul palco dell’Ariston arriva Drusilla Foer, la prima co-conduttrice ‘en travesti’ del Festival della canzone italiana. Alter ego dell’attore fiorentino Gianluca Gori (classe 1967), dopo che il personaggio è esploso sul web (e sembrava inizialmente di nicchia), Drusilla è diventata popolare anche al cinema e in televisione e Amadeus l’ha scelta tra le cinque donne di Sanremo 2022.
Drusilla Foer non è transessuale, non è un travestito, non è una drag queen. È un personaggio ‘en travesti’, un ruolo che sul palco o davanti alla telecamera viene interpretato da un artista di sesso opposto: Gianluca Gori è un uomo, Drusilla Foer una donna che scompare quando Gori lava via il trucco dal volto e mette nel cassetto tacchi e vestiti. “Sono un’anziana soubrette” si definisce l’attrice, cantante, scrittrice e star del web che sta facendo sold out con il suo show teatrale ‘Eleganzissima’.
Personaggio irriverente e trasgressivo, si presta spesso al sostegno di cause sociali importanti. Quale tema porterà nel dibattito ‘sociale’ sanremese al momento resta top secret ma ricorda che “forse qui sono la donnina più normale” e che sul palco sarà “la bandiera delle mie convinzioni” riferendosi alle battaglie di genere ma anche quelle per la violenza sulle donne e i diritti sul lavoro, ricordando che la meritocrazia è il primo valore, indipendentemente dal sesso.
“La parola diversità non mi piace, ha in sé qualcosa di comparativo e una distanza che non mi convince”, dice Drusilla Foer nel suo monologo a Sanremo. “Ho cercato un termine per sostituirla e ho trovato unicità, mi piace, piace a tutti, perché tutti noi siamo capaci di notare l’unicità dell’altro e tutti pensiamo di essere unici. Ma per comprendere e accettare la propria unicità è necessario capire di cosa è fatta, di che cosa siamo fatti noi, certamente delle cose belle, ambizioni, valori, convinzioni, talenti”. “Non è affatto facile ma vanno prese per mano tutte le cose che ci abitano e portate in alto, nella purezza della libertà”, dice, salutata da lungo applauso del pubblico. “Sono una persona molto fortunata a essere qui, ma date un senso alla mia presenza su questo palco e tentiamo insieme l’atto più rivoluzionario che c’è, l’ascolto di se stessi, delle nostre unicità, per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni, facciamo scorrere i pensieri in libertà, senza pregiudizio, senza vergogna, liberiamoci dalla prigionia dell’immobilità”.
Per la sua seconda uscita Drusilla Foer si è travestita da Zorro: “Ho pensato a qualcosa di eccentrico, per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura di un uomo ‘en travesti’, sicché mi sono travestita”. “Le affetto un pezzettino di naso, zac! Guardi che gliene rimane abbastanza”, ha detto rivolta ad Amadeus. “Come starebbe male… gli uomini con il naso piccolo sono come le Ferrari senza volante”, dice l’attrice, mentre si sfilava cappello, maschera e mantello. “Che fa, si spoglia completamente?”, chiede il conduttore. “Farei delle grandi sorprese”, la risposta sul filo dell’ironia.