Dolore e commozione a Misilmeri (Palermo) dove, nella chiesa delle Anime Sante in piazza Comitato, da stamattina è aperta la camera ardente di Sara Campanella, la studentessa universitaria uccisa a Messina. I funerali saranno celebrati domani, lunedì 7 aprile, alle 10.30, nella chiesa San Giovanni Battista di Misilmeri e a presiedere il rito sarà l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Proprio per la giornata delle esequie è stato proclamato il lutto cittadino a Misilmeri, nell’area metropolitana di Palermo e anche a Messina.
“Un angelo, era un angelo”, hanno detto i familiari della ragazza quando il corteo che accompagnava il feretro si è fermato in piazza, prima che fosse portato alla camera ardente allestita nella chiesa delle Anime Sante in piazza Comitato. Dopo il rintocco delle campane, un urlo si è levato nella piazza. Una piazza stracolma, molti sono arrivati da Palermo e dai comuni vicini per dare un ultimo saluto alla ragazza.
“Sara vive”, e un applauso dei tanti in attesa di dare l’ultimo saluto alla giovane. Nella bara bianca la foto di Sara e un scritta “No violenza”. Un lenzuolo bianco è stato srotolato in una palazzina nella piazza di Misilmeri; “Mi amo troppo per stare con chiunque. Sara Campanella figlia di tutti noi”.
Quando la bara è entrata in chiesa, come riporta Rainews, la famiglia ha voluto riunirsi per un momento privato di preghiera. In chiesa sono entrati gli scout del gruppo Misilmeri.
“E’ un momento di dolore. Misilmeri piange – dice la segretaria provinciale della Cisl di Palermo e Trapani Federica Badami, originaria di Misilmeri -. Il nostro paese è distrutto. C’è un silenzio assordante. Per strada la gente non ha nemmeno la forza di parlare. Quando lo vedi in tv, pensi che non ti possa mai capitare, ma quando succede a una comunità coesa come quella di Misilmeri il dolore si avverte per le strade. La scuola da sola non può educare gli studenti. Serve una rete con le famiglie e con le istituzioni per educare gli uomini: se una donna dice no, è no, anche se prima ha detto dieci sì”.