Negli ultimi mesi, i quartieri napoletani di Pianura e Fuorigrotta sono stati teatro di una recrudescenza della violenza legata a una nuova faida di camorra. Una guerra in cui sono coinvolti diversi clan locali, determinati a consolidare o espandere il proprio controllo sulle attività illecite nella zona.
La tensione è palpabile a Pianura, dove si sono registrati diverse “stese” e atti intimidatori che hanno riportato alla mente il clima di coprifuoco imposto dalla camorra in passato. I residenti riferiscono di spari quasi quotidiani che concorrono a generare un’atmosfera di paura e insicurezza.
A Fuorigrotta, la situazione non è meno preoccupante. Il quartiere è conteso tra tre clan principali e un gruppo emergente di giovani criminali. Recentemente, un ventenne, Luca Colimoro, è stato gravemente ferito in un agguato; il giovane sarebbe vicino a un ras del clan Troncone.
L’ultimo agguato di camorra a Fuorigrotta
Poco prima delle 7 di domenica del, in un agguato a Fuorigrotta ha perso la vita Pasquale D’Anna, 34 anni, noto narcotrafficante del quartiere Pianura, mentre Massimo Aragiusto, 41 anni, è rimasto ferito. L’agguato è avvenuto in piazzale Tecchio, una zona frequentata e centrale del quartiere.
Dinamiche criminali e alleanze
Le indagini hanno rivelato intricati rapporti tra i clan della zona. Il collaboratore di giustizia Michele Ortone ha svelato un patto tra il clan Esposito di Bagnoli e il clan Iadonisi di Fuorigrotta, finalizzato al controllo delle attività illecite nei rispettivi territori.