“Finalmente ci siamo. Nella passata consiliatura con la presidenza di Maria Coppola maggioranza, di centrodestra, e opposizione hanno concordato sulla mia proposta che è passata all’unanimità. Anche la presidenza Troaino ne è stata entusiasta. Passò tutto alla toponomastica e ci fu un primo ok, ma mancava la delibera. Non ho trovato resistenze, ma il percorso, iniziato quasi due anni fa, si è allungato per via del Covid”. Così alla Dire Vincenzo Mancini, consigliere dem della Municipalità 7 di Napoli, che ha proposto il cambio del toponimo di piazza della Milizia in piazza Edith Stein, a Miano.
Stein, santa e poi ancora patrona d’Europa per volontà di papa Giovanni Paolo II, monaca cristiana, filosofa e mistica tedesca dell’Ordine delle Carmelitane Scalze, fu vittima della Shoah. Ebrea convertita al cattolicesimo è stata arrestata dai nazisti e rinchiusa ad Auschwitz-Birkenau dove venne uccisa nel 1942 insieme alla sorella Rosa, terziaria carmelitana scalza.
Per Mancini Stein “rappresenta la nuova Europa” e il cambio di toponimo “è una sorta di contrappasso per un luogo che portava prima il nome di Benito Mussolini e ora delle Milizie. E’ una rivincita verso quella cultura di morte che ha attraversato l’Europa e l’Italia”.
La cerimonia per il cambio di nome della piazza è in programma domani, nel giorno della Memoria, alle 13:30 con la partecipazione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del presidente di Municipalità 7 Antonio Troiano, dei parroci del quartiere e dei ragazzi e delle ragazze delle scuole medie superiori.
L’obiettivo di Mancini è quello di far sì che “la figura di Stein, insieme a tutte le vittime della Shoah, indichi un percorso di pace e tolleranza tra i popoli. Non deve essere solo uno sguardo rivolto verso il passato, ma anche e soprattutto verso il futuro”.
Fonte: agenzia Dire