La dittatura degli smartphone nell’era del voler apparire a tutti i costi. La pervasività delle nuove tecnologie e le loro conseguenze sull’essere umano e sulla sua dimensione emotiva. L’opportunità di un nuovo paradigma in grado di preservare le sorti del pianeta, anche attraverso la cura delle relazioni e di ciò che ci circonda. Con una lectio magistralis di Umberto Galimberti, in programma sabato 19 novembre al Procida Hall (ore 17.30, ingresso gratuito, info www.procida2022), si chiude il percorso di “Esercizi sul futuro. Dialoghi su contemporaneità e antropocene“, promosso da Innovation Village per Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. Già docente ordinario di antropologia culturale, filosofia della storia, psicologia generale e psicologia dinamica all’Università Cà Foscari di Venezia, dal 1985 membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology, autore prolifico di saggi in grado di leggere il presente e anticipare gli scenari futuri, Galimberti si interrogherà sul ruolo esercitato dalla tecnica nei confronti della condizione dell’uomo di inizio millennio e sulle possibili conseguenze del predominio delle tecnologie per le sorti del pianeta. “Per chiudere il ciclo di ‘Esercizi su Futuro’ abbiamo scelto di riportare lo sguardo sull’uomo. Dopo esserci spinti ai confini dello spazio e del mondo, dopo aver parlato di una tecnologia che può aiutare l’uomo in un mondo più sostenibile, e infine dopo aver adottato il punto di vista di un virus per raccontare le contraddizioni del nostro rapporto con gli ecosistemi che abbiamo stravolto, ci ritroviamo ad affrontare la più importante delle questioni: chi siamo e come stiamo. E chi meglio di Umberto Galimberti per accompagnarci in questa riflessione?”, spiega Francesca Cocco, program manager Innovation Village, che introdurrà l’incontro insieme ad Amleto Picerno, ceo della Medaarch. “Con i nostri Esercizi sul Futuro – sottolinea il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano – abbiamo esplorato le questioni fondamentali della nostra contemporaneità, avvicinando al grande pubblico temi straordinariamente attuali, con un linguaggio accessibile e stimolante, in linea con l’intero percorso di Procida Capitale Italiana della Cultura“.