Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata.
Con i massacri o eccidi delle Foibe si fa riferimento alle migliaia di italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe dalle milizie della Jugoslavia di Tito verso la fine della Seconda guerra mondiale. Le foibe altro non sono che delle grandi feritoie o inghiottitoi carsici, talvolta di dimensioni spettacolari, tipici della regione Giulia. Nell’Istria se ne conterebbero circa 1700.
Il termine è almeno parzialmente improprio dato che solo una minima parte delle vittime fu occultata nelle foibe, mentre la maggior parte perse la vita in altro modo (nelle prigioni o nei campi di concentramento iugoslavi, o nelle marce di trasferimento).
La maggioranza dei condannati fu gettata nelle foibe o nelle miniere di bauxite, alcuni mentre erano ancora in vita. Le uccisioni, secondo alcuni racconti, avvenivano in maniera spaventosamente crudele. I condannati venivano legati l’un l’altro con un lungo filo di ferro stretto ai polsi, e schierati sugli argini delle foibe. Quindi si apriva il fuoco trapassando, a raffiche di mitra, non tutto il gruppo, ma soltanto i primi tre o quattro della catena, i quali, precipitando nell’abisso, morti o gravemente feriti, trascinavano con sé gli altri sventurati, costretti a sopravvivere per giorni nei fondali delle foibe.
Al massacro delle foibe seguì l’esodo forzato della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana in Istria e nel Quarnaro, dove si svuotarono dai propri abitanti interi villaggi e cittadine. Nell’esilio furono coinvolti tutti i territori ceduti dall’Italia alla Jugoslavia con il trattato di Parigi e anche la Dalmazia.
Ipotesi parlano di circa 600-700 vittime per il periodo del 1943 e di un ordine di grandezza generale che sta tra le 4 e le 5000 vittime; altre stime inevitabilmente di parte politica avversa arrivano a conteggiare fino a oltre 20000 morti.
Il dramma delle Foibe si concluse con la firma del trattato di pace di Parigi il 10 febbraio 1947, quando nella conferenza di Parigi venne deciso che per stabilire i confini tra Italia e la Jugoslavia si sarebbe seguita la linea francese. E il 10 febbraio di ogni anno, a partire dal 2005 si celebra il Giorno del ricordo, cerimonia di commemorazione delle stragi e del successivo esodo degli italiani.