Farmaci comuni contro il mal di testa, accantonati da una nuova scoperta. La cura all’emicrania cronica, trova risposta in un vaccino. Per prevenire una forma selettiva del disturbo che colpisce milioni di persone, l’uso di un anticorpo “intelligente”, costruito in laboratorio, sarà la possibile profilassi cui ricorrere contro la cefalea.
L’anticorpo va a scovare e neutralizzare una sostanza fisiologica chiamata CGRP (Calcitonin Gene Related Peptide), il cui eccesso, causa l’emicrania. Dal San Raffaele di Roma arrivano le prime dichiarazioni in merito: “I risultati sperimentali pubblicati finora – spiega il Prof. Piero Barbanti, responsabile del Centro per la diagnosi e terapia delle cefalee e del dolore dell’IRCCS – sono molto promettenti e indicano una riduzione degli attacchi superiore al 62% dopo 3 mesi ed una alta percentuale di responders (74%)”.
L’anticorpo iniettato sottocute, una volta al mese per un ciclo consecutivo, ha riscontrato ottima tollerabilità rispetto alle altre cure preventive finora utilizzate, implicanti sonnolenza, astenia e aumento di peso.
Il trattamento sperimentale è riservato ai soli soggetti con emicrania cronica, in cui la cefalea risulta persistente 15 giorni al mese su 30. Prima di poter aver accesso alla cura, precisa Barbanti, occorre monitorare gli attacchi, contenendo l’uso di analgesici e considerando che spesso il classico mal di testa è frutto anche di stress, depressione, ansia.