A quasi un anno dalla tragica morte di Arcangelo Correra, la Procura di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Renato Benedetto Caiafa, 19 anni, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte del giovane avvenuta il 9 novembre 2024 in piazzetta Sedil Capuano, nel cuore del centro storico partenopeo.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Squadra Mobile, Caiafa avrebbe maneggiato una pistola calibro 9×21 rubata, puntandola deliberatamente verso l’amico Arcangelo e esplodendo un colpo che lo ha colpito alla testa, causandone la morte. Inizialmente, Caiafa aveva sostenuto che si trattasse di un incidente, dichiarando di aver trovato l’arma per strada e di averla mostrata all’amico, con il colpo partito accidentalmente.
Renato Caiafa è noto alle cronache per essere il fratello di Luigi Caiafa, un giovane ucciso nel 2020 durante un tentativo di rapina, e figlio di Ciro Caiafa, assassinato in un agguato sempre nel 2020.
Attualmente, Renato Caiafa è detenuto per possesso di arma clandestina e ricettazione. L’aggravamento dell’accusa a omicidio volontario con dolo eventuale riflette la valutazione degli inquirenti secondo cui Caiafa avrebbe agito con coscienza e volontà, assumendosi il rischio di causare la morte dell’amico.