Una vicenda drammatica si è consumata nel cuore del centro storico partenopeo, precisamente nella zona di Santa Chiara. Un uomo di 51 anni è stato arrestato con le accuse di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, dopo un’aggressione nei confronti della figlia, di 24 anni, dichiaratamente omosessuale.
Nel pomeriggio di domenica 7 settembre, il padre si è presentato nel bar dove la figlia lavorava come cameriera. Davanti ai clienti, ha iniziato a urlarle contro: «Devi cambiare cognome», frase che ha suscitato sconcerto e paura tra gli avventori . Questo episodio segue una serie di tensioni familiari dovute al rifiuto dell’omosessualità della giovane.
La situazione è ulteriormente degenerata alcune ore dopo. Il padre si è recato all’abitazione in cui la figlia vive con la madre, ha iniziato a bussare con forza alla porta, cercando di sfondarla e inveendo con ulteriore violenza verbale. Madre e figlia si sono barricati all’interno, terrorizzati e in lacrime.
I Carabinieri, attivi in zona per i controlli sulla movida, sono intervenuti tempestivamente su segnalazione della centrale operativa. L’hanno sorpreso in flagrante mentre tentava di sfondare la porta; anche alla presenza degli agenti, l’uomo ha continuato a minacciare di morte la figlia.
Le forze dell’ordine hanno arrestato il 51enne, che è stato trasferito in carcere. Dovrà rispondere di atti persecutori (stalking) e maltrattamenti in famiglia.
L’intervento dei Carabinieri è stato tempestivo e risolutivo, evitando conseguenze peggiori.