Dopo svariati mesi di latitanza, Giuseppe Perrella, noto esponente del clan De Micco, è stato arrestato a Ponticelli, quartiere orientale di Napoli. Il giovane, irreperibile dal 15 novembre 2024, era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia per il reato di sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso.
Giuseppe Perrella, parente dei D’Amico, ha avuto un percorso criminale complesso, passando dalle fila dei D’Amico a quelle dei rivali De Micco. Questa transizione ha suscitato tensioni e sospetti, soprattutto dopo l’omicidio del cugino Vincenzo Costanzo, nipote acquisito del boss Antonio D’Amico, avvenuto durante i festeggiamenti per la vittoria del terzo scudetto del Napoli.
L’indagine che ha portato all’arresto di Perrella è scaturita da un episodio avvenuto nell’agosto 2024, quando un commando composto da membri del clan De Micco, tra cui Perrella, ha sequestrato con violenza il fratello di un esponente del clan De Luca Bossa in un bar di Cercola. La vittima è stata costretta a salire in auto e rilasciata dopo alcune ore. L’obiettivo era costringere il fratello detenuto a sedare le tensioni in carcere tra affiliati dei clan rivali.
Nei mesi scorsi Perrella si era spostato in diversi appartamenti, forte dell’appoggio del quale poteva beneficiare tra parenti di affiliati al clan. Non a caos, la sua cattura è avvenuta nel corso della mattinata odierna, venerdì 9 maggio, nel rione San Rocco, roccaforte del clan De Micco, mentre si trovava nell’abitazione di una parente di un soggetto, un tempo perno portante del clan D’Amico, oggi affiliato ai De Micco. Trafila analoga a quella che ha segnato anche la recente carriera criminale dello stesso Perrella.