Recentemente, un video su TikTok ha attirato l’attenzione del popolo dei social network: Luigi Giuliano, ex boss del clan Giuliano di Forcella, ha dedicato una poesia dal titolo “l’amico” a Gennaro Panzuto, anch’egli ex esponente di spicco della camorra e oggi impegnato nella promozione della legalità. Un gesto simbolico molto forte e denso di significati, un segnale emblematico di cambiamento e di speranza per una società libera dalla criminalità organizzata.
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Luigi Giuliano: dall’onnipotenza criminale alla musica
Luigi Giuliano è stato per oltre vent’anni il capo incontrastato del clan Giuliano, uno dei più potenti della camorra napoletana. Nel 2002, ha deciso di collaborare con la giustizia, fornendo informazioni cruciali su attività criminali e corruzione, contribuendo a numerose indagini.
Dopo la sua collaborazione, Giuliano ha intrapreso un percorso di riabilitazione personale, dedicandosi alla musica. Si è diplomato come autore di testi presso il Centro Europeo di Musica “Tuscolano”, diretto da Mogol, dimostrando che è possibile reinventarsi anche dopo un passato criminale.
Gennaro Panzuto: da camorrista convinto a testimone di legalità
Gennaro Panzuto, noto come “Genny ‘o terremoto”, è stato un sicario al servizio dell’Alleanza di Secondigliano. Dopo l’arresto, ha scelto di collaborare con la giustizia, fornendo un prezioso contributo nel contrasto del fenomeno camorristico, portando a numerosi arresti.
Oggi, Panzuto è impegnato in attività di sensibilizzazione contro la camorra. Attraverso l’associazione “Niente Camorra Oggi” (NCO), fondata insieme a don Salvatore Saggiomo, entra nelle scuole per raccontare ai giovani la realtà della criminalità organizzata e l’importanza di scegliere la legalità.
Nonostante le difficoltà, le critiche, le ingiurie e le minacce ricevute, Panzuto continua la sua missione, utilizzando anche i social media per diffondere messaggi di speranza e cambiamento. Ha dichiarato: “I miei video sui social servono a demolire questi giovani disperati che, ispirandosi ai boss di Gomorra, pensano di vivere in un videogioco. Non sanno di essere marionette nelle mani di persone molto più furbe di loro”.
La dedica di Luigi Giuliano a Gennaro Panzuto rappresenta un esempio concreto di come sia possibile cambiare vita e contribuire attivamente alla costruzione di una società più giusta. Entrambi, con le loro testimonianze, offrono un messaggio di speranza, dimostrando che anche chi ha avuto un passato criminale può diventare un promotore di legalità e giustizia.
Il loro impegno quotidiano è una testimonianza vivente che il cambiamento è possibile e che la lotta alla camorra passa anche attraverso la consapevolezza e l’educazione delle nuove generazioni.