In seguito alla morte di Papa Francesco, il governo italiano ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale, dal 22 al 26 aprile, durante i quali sono previste bandiere a mezz’asta e la sospensione di eventi pubblici e sportivi.
La decisione di proclamare il lutto nazionale ha suscitato polemiche, in particolare per la coincidenza con il 25 aprile, Festa della Liberazione. Alcuni esponenti politici e associazioni hanno espresso preoccupazione per il rischio di sovrapposizione tra le commemorazioni laiche e quelle religiose, temendo che l’importanza storica del 25 aprile possa essere oscurata dalle cerimonie funebri per il Papa. Il ministro Musumeci ha precisato che “tutte le cerimonie” per il 25 aprile “sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.
Dichiarazioni che hanno suscitato forti reazioni tra gli esponenti del mondo politico che accusano il governo di aver strumentalizzato un evento straordinario come la morte del Papa per sminuire l’importanza della giornata del 25 aprile, sottolineando la necessità di celebrare la resistenza italiana e riportare alla memoria degli italiani le brutture e le insidie insite nel fascismo.
Nel giorno della liberazione sono previsti eventi in tutto lo stivale: Bologna conferma tutti gli eventi in programma, il teatro alla Scala di Milano ospiterà un concerto andato già sold-out, a Napoli i movimenti preparano la piazza. Anche l’Anpi fa sapere che restano in piedi tutte le iniziative promosse, “che si svolgeranno ovviamente in piena civiltà e senso di responsabilità e nel dovuto rispetto della giornata di lutto”, precisano.
In questo contesto, ha fatto discutere la decisione di Lorenzo Jovanotti di non annullare i concerti previsti a Roma durante il periodo di lutto nazionale. Il cantautore ha confermato le date al Palazzo dello Sport dal 22 aprile al 2 maggio, dichiarando sui social: “Suoneremo a Roma a partire da stasera, moltissimi hanno programmato da tempo di partecipare a questi concerti, in molti arrivando a Roma da lontano. Suoneremo e realizzeremo i concerti romani con tutto il nostro slancio e la nostra passione di sempre e più di sempre”.
Jovanotti ha dedicato i concerti a Papa Francesco, affermando che “si va in scena, ma col cuore altrove”. Tuttavia, la sua scelta ha sollevato critiche da parte di alcuni che ritengono inopportuno mantenere eventi di intrattenimento durante il lutto nazionale.