Una violenza terribile ai danni di una bambina di 11 anni ha scosso la città di Mestre, ma l’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato che l’aggressore potesse farla franca. A distinguersi nel blitz che ha portato all’arresto del responsabile, Massimiliano Mulas, è stato un carabiniere di origini napoletane, che con prontezza e coraggio ha fermato l’uomo e posto fine a una caccia all’uomo durata ore.
La piccola, aggredita mentre tornava a casa da scuola, è ora seguita da uno staff medico e psicologico. L’aggressore, un 45enne con precedenti per reati sessuali, è stato localizzato grazie alle immagini delle telecamere e alle descrizioni raccolte dagli investigatori.
Il militare campano, intervistato da Antenna Tre, ha raccontato con lucidità le fasi del fermo: “Stava cercando di allontanarsi dalla zona, ma era nervoso. Lo abbiamo fermato in sicurezza e senza possibilità di reazione». La sua prontezza d’azione ha permesso di bloccare l’uomo prima che potesse nuovamente nascondersi.”
L’arresto è stato salutato con gratitudine dalla comunità locale e dalle autorità. Il carabiniere ha ricevuto elogi anche da parte del Comando Generale, mentre sui social si è diffusa una vera e propria ondata di sostegno: «Un napoletano che onora l’Italia», ha scritto un utente su X.
Mulas è ora detenuto nel carcere di Santa Maria Maggiore, in isolamento, in attesa di processo.