Al Sud Italia, la domenica è sacra non solo per la sua dimensione spirituale, ma anche per quella gastronomica. I pranzi domenicali rappresentano un vero e proprio rito collettivo che unisce famiglie e tradizioni, tramandando ricette antiche di generazione in generazione. Ogni regione ha le sue specialità, ma alcuni piatti sono vere e proprie icone del Mezzogiorno.
Tra i più gettonati c’è senza dubbio la lasagna, in particolare quella napoletana, ricca di ragù, polpettine, ricotta, mozzarella e uova sode. Un piatto sontuoso, che richiede tempo e dedizione, simbolo di festa e abbondanza.
Altro classico immancabile è la pasta al forno, spesso preparata con ziti spezzati, ragù di carne, formaggi vari e talvolta uova o melanzane. Ogni famiglia ha la sua variante, ma il concetto di convivialità resta sempre al centro.
In Puglia spiccano le orecchiette con le braciole al sugo: la pasta fatta a mano accompagna le fettine di carne arrotolate e cotte lentamente nel sugo, che diventa protagonista indiscusso della tavola.
In Calabria, la ‘nduja entra spesso a far parte dei primi piatti domenicali, donando piccantezza a sughi robusti o accompagnando la pasta fatta in casa. Sempre in Calabria, non mancano mai i salumi e i formaggi tipici come antipasto.
La Sicilia risponde con il sontuoso timballo di anelletti al forno, una vera scultura di sapori a base di pasta, carne, piselli, uova e formaggio, spesso racchiusa in una crosta croccante di pangrattato.
Tra i secondi, il ragù napoletano continua la sua lenta cottura per ore, riempiendo la casa di profumi intensi: viene servito con carne e a volte con contorni di verdure come friarielli o peperoni imbottiti.
Infine, i dolci concludono in bellezza il pranzo: cassata e cannoli in Sicilia, pastiera e babà in Campania, pitta ‘mpigliata e turdilli in Calabria.
La domenica al Sud non è solo un giorno della settimana: è un evento da gustare, una celebrazione di famiglia, sapori e identità.