Nicola Fusco, salumiere napoletano, ha ottenuto una significativa riduzione del suo debito, passando da 102mila euro a 16mila euro, grazie all’applicazione della legge 3/2012, nota come “Salva suicidi” .
Fusco, unico sostegno economico della sua famiglia, si è trovato in gravi difficoltà finanziarie a seguito di un infortunio che ha richiesto un intervento chirurgico. Questo evento ha compromesso la sua capacità lavorativa, portandolo a un sovraindebitamento di 102mila euro .
Rivolgendosi all’avvocato Monica Mandico, esperta in casi di sovraindebitamento, è stato possibile presentare al tribunale di Napoli un piano di rientro sostenibile. Il giudice Eduardo Savarese, della settima sezione civile, ha accolto la proposta, riducendo il debito a 16mila euro, rateizzabili secondo le possibilità di Fusco .
Il caso di Nicola Fusco evidenzia l’importanza di strumenti legislativi come la legge “Salva suicidi” nel fornire supporto a chi, a causa di eventi imprevisti, si trova in difficoltà economiche, offrendo una seconda possibilità per ristabilire la propria stabilità finanziaria.
La legge 3/2012, comunemente nota come “Salva suicidi”, è una normativa italiana introdotta per offrire una soluzione ai cittadini e alle piccole imprese in situazioni di sovraindebitamento, permettendo loro di ristrutturare o cancellare i debiti in base alle proprie capacità economiche. Dal giugno 2023, questa legge è stata integrata nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, ampliando le possibilità di accesso a tali procedure .
Recenti aggiornamenti normativi hanno introdotto la possibilità per i membri indebitati della stessa famiglia di avviare un’unica procedura di sovraindebitamento, riducendo costi e tempi rispetto alle precedenti disposizioni che richiedevano procedure separate . Inoltre, le nuove norme mirano a semplificare le procedure e a rafforzare le tutele per i debitori meritevoli .
La legge ha recentemente permesso a diversi individui di ottenere significative riduzioni dei propri debiti: oltre a Nicola Fusco, anche un operaio metalmeccanico dell’hinterland bergamasco, dopo aver perso il lavoro e accumulato debiti superiori a 100.000 euro, ha ottenuto la cancellazione totale del debito attraverso la procedura “Salva suicidi” .
Cristina Merlo, parrucchiera di Mestre, ha beneficiato della legge vedendo il suo debito di 236.000 euro ridotto a una rata mensile di 300 euro per tre anni, al termine dei quali il debito sarà estinto.
La legge “Salva suicidi” continua a rappresentare uno strumento fondamentale per coloro che si trovano in situazioni di grave difficoltà economica, offrendo una via legale per la ristrutturazione o l’azzeramento dei debiti e promuovendo una ripresa finanziaria sostenibile.