Nel 2025, le carceri italiane hanno registrato un preoccupante aumento dei suicidi tra i detenuti. Secondo i dati riportati da Cittadinanzattiva, dall’inizio dell’anno si sono verificati dodici suicidi negli istituti penitenziari italiani.
Casi Recenti
A Pescara, un detenuto di 24 anni si è tolto la vita nel carcere di San Donato.
In Toscana, si sono verificati due suicidi nelle carceri di Firenze e Prato.
A Modena, il 7 gennaio 2025, un detenuto italiano di 50 anni è morto per inalazione di gas, rappresentando il terzo decesso in sette giorni in quell’istituto.
Statistiche Preoccupanti
Il 2024 è stato l’anno record per numero di suicidi in carcere, con 83 casi registrati fino al 20 dicembre, superando il precedente record di 84 suicidi nel 2022.
L’aumento dei suicidi nelle carceri italiane nel 2025 evidenzia la necessità di interventi urgenti per migliorare le condizioni detentive e fornire supporto psicologico adeguato ai detenuti.
Nel 2025, le carceri napoletane hanno registrato un preoccupante numero di suicidi tra i detenuti. In particolare, la Casa Circondariale di Poggioreale ha visto quattro casi di suicidio, posizionandosi tra gli istituti con il più alto tasso di incidenti fatali.
Le statistiche del 2024 mostrano una situazione altrettanto allarmante. Nel periodo dal 1º gennaio al 16 agosto 2024, la Campania ha registrato 63 suicidi, con 1.335 tentati suicidi nello stesso arco temporale. In particolare, la Casa Circondariale di Poggioreale ha registrato tre suicidi: il 15 gennaio (due casi), il 22 gennaio e il 3 febbraio.
Questi dati sottolineano l’urgenza di interventi mirati per affrontare le criticità nel sistema penitenziario napoletano, al fine di garantire la sicurezza e il benessere dei detenuti.
Le carceri italiane hanno registrato un numero significativo di decessi tra i detenuti, spesso legati a condizioni sanitarie inadeguate e mancate cure. Secondo il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, nel periodo dal 1º gennaio al 18 novembre 2024, sono stati registrati 76 suicidi, 18 decessi per cause da accertare e 2 omicidi. In totale, ciò corrisponde a una media di circa tre decessi a settimana.
Le cause di questi decessi sono molteplici e includono:
Suicidi: Spesso legati a condizioni di sovraffollamento, isolamento sociale e mancanza di supporto psicologico adeguato.
Mancate cure mediche: Le precarie condizioni sanitarie all’interno degli istituti penitenziari possono portare a decessi evitabili.
Malattie infettive: La diffusione di malattie come l’HIV e l’epatite è più elevata nelle carceri, spesso a causa di scarsa informazione e prevenzione.
Per questo motivo, il garante die detenuti e diverse associazioni hanno organizzato un sit-in di protesta a Piazzale Cenni, a Napoli, nei pressi del palazzo di giustizia, alle ore 15 di lunedì 3 marzo.