Il 28 dicembre è arrivato il via libera definitivo alla Manovra in Senato, dopo che il 20 dicembre era arrivata l’approvazione alla Camera.
Per quanto riguarda le agevolazioni sono stati confermati per un altro anno il bonus ristrutturazioni al 50%, ma solo per le prime case, e il bonus mobili. Ci sarà anche il bonus elettrodomestici. Tra le novità in tema di natalità c’è la “Carta nuovi nati”, un contributo di 1.000 euro entro i 40mila euro Isee. Assegno unico fuori dal calcolo dell’Isee e diventa strutturale il bonus per gli asili nido. La Carta “Dedicata a te” viene finanziata con 500 milioni nel 2025. Proseguono anche gli incentivi sul lavoro per giovani e donne.
Natalità, edilizia, fringe benefit e incentivi per supportare giovani e donne in ambito lavorativo. Sono queste alcune delle aree d’intervento dei bonus – nuovi o semplicemente prorogati – contenuti nella Manovra 2025 da 30 miliardi di euro e approvata in via definitiva il 28 dicembre. “È una manovra di grande equilibrio, che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità, riduce la pressione fiscale e dà una mano a chi produce e crea occupazione e benessere”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Le misure per supportare le nascite sono uno dei punti fissi della Manovra, che prevede un sostegno alla natalità e alle famiglie attraverso lo strumento dell’Assegno unico o con detrazioni mirate alle fasce più deboli. Viene introdotta una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1.000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato.
Si rafforza e diventa strutturale il bonus asilo nido, che può arrivare fino a 3.600 euro l’anno per i genitori di bambini nati nel 2024 che abbiano un secondo figlio di età inferiore ai 10 anni e un Isee minorenni sotto i 40mila euro. Inoltre l’Assegno unico viene escluso dal calcolo dell’Isee.
Novità anche per la decontribuzione per le mamme lavoratrici, il cosiddetto “bonus mamme”. Il contributo non sarà più destinato solo alle dipendenti ma verrà esteso alle autonome con almeno due figli, reddito fino a 40mila euro e che non abbiano un regime forfettario.
Novità anche per la decontribuzione per le mamme lavoratrici, il cosiddetto “bonus mamme”. Il contributo non sarà più destinato solo alle dipendenti ma verrà esteso alle autonome con almeno due figli, reddito fino a 40mila euro e che non abbiano un regime forfettario.
Arriva il bonus per le attività extra-scolastiche dei giovani da 6 a 14 anni in nuclei con reddito Isee fino a 15mila euro: sarà il fondo “dote famiglia”, con 30 milioni per il 2025, ad erogare il contributo ad associazioni, società sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore.
Il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus da gennaio resteranno al 50% per le prime case, mentre scenderanno al 36% per le altre. Viene confermato il tetto di spesa detraibile pari a 96.000 euro per unità immobiliare. Per il 2026 e 2027 le spese sostenute “dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale” godranno di una detrazione al 36%, mentre per le altre abitazioni sarà del 30%. Stesso schema anche per il sismabonus, ma senza tetto di spesa: nel 2025 50% sulla prima casa e 36% dalla seconda; per il 2026 e il 2027 36% sulla prima casa e 30% sulle altre.
La nuova detrazione prevista dalla disciplina di Ecobonus esclude gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in pratica quelle a gas, che godevano finora delle stesse aliquote al 50% o al 65% se abbinate alle valvole termostatiche.
Prorogato solo per il 2025 il bonus mobili, originariamente in scadenza al 31 dicembre 2024, con la detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute entro un limite massimo di spesa di 5 mila euro.
La Manovra introduce inoltre un bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza energetica per sostituire apparecchi obsoleti. Il contributo può corrispondere al massimo al 30% del costo dell’elettrodomestico e in misura non superiore a 100 euro per apparecchio, elevati a 200 se l’Isee del nucleo familiare dell’acquirente è sotto i 25mila euro. Il contributo è fruibile per un solo elettrodomestico.
Si confermano i fringe benefit con la soglia di esenzione a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri. Arrivano importimaggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza oltre i 100 chilometri di distanza. Inoltre il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha detto: “Detassiamo per il triennio i premi di risultato” che passano “dal 10 al 5%”.
Tra le misure di carattere sociale, la carta “Dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni”, ha comunicato il Mef.
Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi all’occupazione di giovani e donne, anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale ed ecologica. Si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività ai lavoratori. Due emendamenti, uno a firma di M5s e uno del Pd, introducono un incremento dei fondi per il Bonus psicologo. Le risorse sono attinte dal cosiddetto ‘tesoretto’ per le modifiche parlamentari delle opposizioni. Si tratta di un incremento di 1,5 milioni nel 2025; 0,5 nel 2026 e 1 milione nel 2027.
Torna anche nel 2025, ma solo per soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta per le erogazioni liberali per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche, il cosiddetto ‘Sport Bonus’. Per il credito di imposta è fissato il limite complessivo di 10 milioni di euro. Il credito di imposta, introdotto con la Legge di Bilancio per il 2019, è pari al 65 % dell’importo erogato da utilizzarsi in tre quote annuali di pari importo.