Il segnale più rincuorante per la città di Napoli, al termine di una delle settimane più buie di sempre, giunge da Roma: il giovane e promettente regista napoletano Edgardo Pistone, al Festival del cinema di Roma, si aggiudica il premio di miglior opera prima, con il film “Ciao Bambino”, ambientato nel suo quartiere, il Rione Traiano di Napoli.
‘Ciao bambino’ è prodotto dalla Bronx Film di Gaetano Di Vaio, da Anemone Film, Mosaicon Film , Minerva Pictures Group. Si snoda in un ipnotico bianco e nero la storia del 19enne Attilio, incaricato di proteggere una giovane prostituta dell’est, costretto a difficili scelte. Pistone ha elaborato ricordi adolescenziali e dinamiche familiari: “Mettendo in bella copia i drammi – ha spiegato ai media – come lo stile cinematografico impone”. Ha girato prevalentemente nel suo quartiere, il Rione Traiano e ha raccontato con povertà e dolore i i sogni dei protagonisti “cioè la possibilità’ poetica di desiderare cose semplici ed essenziali che nel mondo contemporaneo appaiono sempre più irrilevanti”.
Edgardo Pistone, 34enne regista napoletano, ha dedicato il riconoscimento al produttore Gaetano Di Vaio, scomparso nel maggio scorso . “Se siamo qui è perchè 20 anni fa lui e Giovanna Crispino hanno creduto che la poesia cinematografica potesse abbattere muri esteriori e interiori”, ha dichiarato durante la cerimonia di premiazione.
Il produttore e fondatore della “Bronx Film”, Gaetano Di Vaio, dopo essersi lasciato alle spalle un passato burrascoso segnato da reati e pene detentive, non si è limitato a prendere le distanze dalla criminalità dedicandosi al cinema, ma ha speso buona parte di quelli che oggi sappiamo essere gli ultimi anni della sua vita per raccontare le periferie della città di Napoli, auspicando di conferire un riscatto concreto ed efficace anche alla causa dei cosiddetti ultimi che hanno trovato spazio ed attenzione nelle sue narrazioni cinematografiche: tossicodipendenti, carcerati, precari, concentrando il suo sguardo attento e benevolo sui figli di quelle periferie ai quali troppo raramente viene concessa un’opportunità. Non a caso, la sua etichetta cinematografica si è ben presto trasformata in una fucina di talenti. Il recente successo conseguito da Edgardo Pistone in tal senso rappresenta uno degli ultimi e più toccanti riconoscimenti, soprattutto perché giunge a 5 mesi dalla prematura scomparsa di Gaetano Di Vaio, morto all’età di 56 anni, dopo sette giorni di agonia, in seguito a un incidente in scooter.

Un successo che suggella il riscatto dei giovani come Edgardo Pistone, nati e cresciuti in quelle periferie della città di Napoli orfane di prospettive ed alternative e che conferisce un provvidenziale messaggio di speranza ai ragazzi di questa città che giunge al culmine di una delle settimane più buie di sempre, segnata dall’omicidio di un 15enne, maturato nel cuore del centro cittadino, nell’ambito di un conflitto a fuoco tra due bande di giovanissimi.
Uno scenario da film che racconta la cruda realtà che si respira tra le strade di una città, sempre più in ostaggio delle logiche criminali, troppo spesso interpretate da ragazzini, mentre a Roma è andata in scena una realtà da sogno che supera le più rosee aspettative e che riporta la luce nella vita e nel futuro dei “figli del Bronx”, o meglio, dei “figli di Gaetano” che continueranno a mantenere vivo il suo ricordo, i suoi insegnamenti, i suoi esempi, praticando la cultura della bellezza di cui è pregna l’arte cinematografica di cui ha saputo farsi promotore, anche dopo la morte violenta e prematura, come dimostra il successo conseguito da Edgardo Pistone sul red carpet capitolino.