La mortadella, uno dei salumi italiani più amati, è spesso al centro di discussioni legate alla salute alimentare. Molti si chiedono se sia dannoso per l’organismo e se ci siano particolari ingredienti che possano influire negativamente sulla salute. In effetti, la mortadella contiene alcune sostanze che potrebbero rappresentare un rischio per la nostra salute.
Oggi la mortadella è prodotta sia artigianalmente che industrialmente, ma il processo di base rimane lo stesso. Si parte dalla carne suina macinata finemente, alla quale si aggiungono lardo, spezie e aromi naturali. La miscela viene poi insaccata e cotta a una temperatura controllata. La versione artigianale, pur mantenendo un profilo nutrizionale simile, tende a essere considerata più pregiata, grazie alla selezione più attenta delle materie prime.
Dal punto di vista nutrizionale, la mortadella contiene circa 317 kcal per 100 grammi di prodotto. È composta da circa il 30% di grassi, 16% di proteine e una quantità significativa di sodio (circa 1.200 mg per 100 g). Tra le vitamine, troviamo una discreta presenza di vitamine del gruppo B e alcuni minerali come il ferro e il potassio. Tuttavia, l’alto contenuto di grassi saturi e sale rende la mortadella un alimento da consumare con moderazione.
La mortadella, se consumata con moderazione e in un contesto di una dieta equilibrata, non rappresenta un rischio grave per la salute. Tuttavia, è importante sfatare alcune credenze: la mortadella non è fatta con scarti di carne di bassa qualità, come spesso si dice, ma con tagli selezionati e controllati, soprattutto nelle produzioni di alta qualità.
La prima sostanza dannosa che spesso si trova nelle etichette della mortadella è rappresentata dai nitriti e nitrati, riportati spesso come E250 e E251. Questi conservanti vengono utilizzati per garantire la conservazione e il colore del prodotto, ma possono essere pericolosi per la salute. I nitriti, infatti, possono reagire con le proteine presenti nella carne formando nitrosammine, composti potenzialmente cancerogeni. È importante leggere attentamente le etichette e limitare il consumo di prodotti che contengono queste sostanze, poiché l’assunzione regolare può aumentare il rischio di tumori allo stomaco e all’intestino, oltre a influire negativamente sulla pressione sanguigna e sulla salute cardiovascolare.
Il glutammato monosodico, spesso indicato come E621 nelle etichette, è un esaltatore di sapidità utilizzato in molti prodotti alimentari, inclusa la mortadella industriale. Sebbene non sia nocivo per tutti, il consumo eccessivo di glutammato può causare problemi come emicranie, nausea e aumento del rischio di obesità. Inoltre, può scatenare reazioni avverse nei soggetti sensibili, come la cosiddetta “sindrome del ristorante cinese”, caratterizzata da sensazioni di pesantezza e sudorazione eccessiva. Anche in questo caso, è fondamentale prestare attenzione alle etichette per evitare di assumere questa sostanza in quantità eccessive.
I polifosfati (spesso indicati come E452 nelle etichette) sono un altro additivo comune nella mortadella e in molti altri salumi. Vengono utilizzati per migliorare la consistenza del prodotto e mantenere la sua umidità. Tuttavia, l’assunzione eccessiva di polifosfati può causare diversi problemi di salute, tra cui:
- Osteoporosi: interferiscono con l’assorbimento del calcio, favorendo la perdita di densità ossea.
- Problemi renali: un sovraccarico di fosfati può causare danni ai reni.
- Aumento del rischio cardiovascolare: l’alta assunzione di fosfati è associata a un maggior rischio di malattie cardiovascolari.
- Debolezza muscolare: l’eccesso di fosfati può compromettere la salute muscolare.
- Problemi digestivi: possono causare gonfiore e difficoltà digestive.
- Irritazione gastrica: possono irritare la mucosa gastrica, aumentando il rischio di ulcere.
- Scompensi metabolici: un eccesso di fosfati altera il bilancio metabolico, interferendo con diversi processi fisiologici.
I sintomi di un eccesso di polifosfati includono stanchezza cronica, crampi muscolari, dolori articolari e difficoltà digestive. Se noti uno di questi sintomi dopo aver consumato mortadella o altri prodotti simili, è consigliabile ridurre l’assunzione e consultare un medico.
Per chi ama i salumi ma vuole evitare i rischi associati alla mortadella, esistono alternative più salutari. Il prosciutto crudo, in particolare quello stagionato e senza additivi, rappresenta una valida opzione. Anche i salumi prodotti con metodi artigianali, senza l’aggiunta di conservanti e additivi chimici, possono essere un’alternativa. Inoltre, esistono versioni di mortadella biologica che utilizzano ingredienti più naturali e che non contengono i conservanti più dannosi.
Un’altra opzione interessante è quella dei salumi vegetali, a base di legumi e spezie, che offrono una consistenza e un sapore simile ai salumi tradizionali, ma con un profilo nutrizionale decisamente più sano.