Consapevole della scarsa forza camorristica di cui attualmente dispone, malgrado il momento critico che si vede costretto ad affrontare, il clan D’Amico di Ponticelli ha stretto una nuova alleanza. Si tratta del ras del rione De Gasperi, tornato in libertà da qualche anno e arroccato nella zona delle cosiddette “case murate”. Scarcerato dopo aver scontato la pena incassata per le minacce e le richieste estorsive indirizzate a Carmine Sarno detto “Topolino”, fratello degli ex boss di Ponticelli poi diventati collaboratori di giustizia, vittima di una serie di ritorsioni proprio in seguito al pentimento dei leader della camorra locale. Il ras di recente tornato alla ribalta fu condannato insieme agli altri reduci del clan che cercarono di rifondarsi compiendo una serie di estorsioni a tappeto, le più eclatanti e violente furono indirizzate proprio a “Topolino” che si vide costretto prima a cedergli l’impresa di pulizie da lui gestita e poi l’agenzia dei cantanti che aveva sfornato alcune icone della musica neomelodica tuttora in auge, in primis Gaetano Carluccio, in arte Alessio.
Proprio la decisione del fratello degli ex boss di Ponticelli di denunciare le vessazioni e le minacce subite dal gruppo di reduci del clan fondato dai Sarno portò a una serie di arresti, tra i quali spicca quello del nuovo ras emergente dell’ex fortino dei Sarno che dopo aver scontato la pena in carcere è tornato nel rione per riprendere le redini degli affari illeciti.
Di recente sarebbe entrato in affari con i D’Amico del Conocal, garantendo appoggio militare alla luce dei conflitti sorti di recente con i Casella, anche grazie al supporto garantito dalla “famiglia acquisita”. Il figlio del ras del rione De Gasperi, infatti, intrattiene una relazione sentimentale con una ragazza del Conocal che ha concorso a consolidare l’assetto camorristico scaturito dalla neonata alleanza. Anche il suocero e il cognato del giovane rampollo del rione De Gasperi sarebbero confluiti nel nuovo sodalizio che vede le due compagini alleate e intenzionate a risalire la china.
Due fazioni relegate nelle loro rispettive fette di rioni e costrette a sottostare alla forza egemone dei De Micco, limitandosi a gestire gli affari illeciti nelle zone di stretta competenza per evitare azioni ritorsive. Motivo per il quale, da qualche tempo, avrebbero unito le forze per consolidare la presenza di un nuovo assetto camorristico nel quartiere, annunciato a suon di stories sui social network dai rampolli dei D’Amico.
Diversi lettori hanno segnalato alla nostra redazione la pubblicazione di foto nelle storie di Instagram che ritraggono i rampolli dei due clan insieme e in atteggiamenti d’intesa con la chiara intenzione di annunciare la nascita di una nuova alleanza. Seppure le due compagini, prese singolarmente, non dispongano della forza camorristica utile ad impensierire i clan più strutturati attualmente radicati sul territorio, l’unione d’intenti annunciata in maniera così plateale potrebbe comunque sortire il malcontento dei leader di Ponticelli: questo lo scenario più temuto dai residenti in zona, già provati dalle fibrillazioni recenti che in più circostanze sono sfociate negli spari.
Un’alleanza che vede i vertici di due cosche riconducibili a due vecchi leader della camorra di Ponticelli tornare alla ribalta. Da un lato un ex veterano dei Sarno che ha rinnegato la scelta degli ex boss della camorra locale di passare dalla parte della magistratura e pertanto intenzionato, insieme ai reduci del clan sfaldato dal terremoto scaturito dalle loro dichiarazioni, di creare un gruppo autonomo. Dall’altro, il clan ugualmente rifondato sulle ceneri scaturite dal pentimento dei Sarno, dai fratelli D’Amico, un tempo fedeli alleati, poi intenzionati ad imporsi sulla scena camorristica ponticellese per colmare il vuoto di potere scaturito dall’uscita di scena degli ex leader della malavita locale. A distanza di meno di vent’anni dal terremoto scaturito da quel vortice inaspettato di eventi, le nuove leve delle due compagini mirano a trascinare le due cosche verso una nuova era, malgrado la duplice, temibile minaccia che incombe su di loro: le incursioni armate dei Casella e la furia per il momento silente, ma non per questo meno temibile dei De Micco, clan attualmente egemone a Ponticelli e che in un passato recente ha già duramente punito i dissidenti intenzionati a minarne l’egemonia mettendo la firma su una serie di omicidi eclatanti, uno su tutti quello della donna-boss Annunziata D’Amico, sorella dei cosiddetti “fraulella” del Conocal.