Un forte boato è stato chiaramente udito da diversi abitanti del quartiere Ponticelli nel corso della serata di lunedì 21 agosto. Tantissimi i messaggi pubblicati sui gruppi facebook da parte di cittadini residenti a Volla e Ponticelli che chiedevano informazioni e rassicurazioni, dopo aver sentito la fragorosa esplosione.
Un evento che ha risvegliato la paura dei cittadini, nei quali è ancora nitido il ricordo della “stagione delle bombe” vissuta in un passato recente, quando la faida per il controllo del territorio fece registrare l’esplosione di diversi ordigni a distanza ravvicinata.
Un elemento ha concorso a destare particolare allarmismo tra i residenti in zona: l’esplosione dello scorso 21 agosto si è verificata nella zona del Parco Conocal, fortino del clan D’Amico. Un rione nel quale, di recente, la tensione è schizzata nuovamente alle stelle, in virtù di una serie di concitati episodi dettati dalle logiche camorristiche.
Secondo quanto riferito da alcuni residenti in zona che hanno segnalato l’accaduto alla nostra redazione, non si sarebbe trattato di una bomba, bensì di un ordigno più simile a un petardo che sarebbe esploso nei pressi dell’abitazione di Vincenzo Costanzo, il 26enne ras del clan D’Amico ucciso in un agguato di camorra lo scorso 5 maggio.
Difficile stabilire, almeno per il momento, l’esatta dinamica dell’accaduto e attribuire un significato al raid, l’unico dato certo è il perenne clima di tensione che si respira nel fortino dei cosiddetti “fraulella”, un clan che di recente sarebbe tornato sotto le direttive delle boss in gonnella, secondo quanto riferito dagli abitanti del rione, costretti a subire le logiche imposte dalla camorra. Le donne del clan starebbero rialzando la testa, dopo il blitz che nel 2016 sgominò il business dello spaccio di droga al femminile radicato nel Conocal. Un elemento che avrebbe concorso ad accrescere il clima di tensione e paura ufficializzato proprio dall’omicidio di Vincenzo Costanzo e rimarcato da diversi episodi eclatanti che si sono susseguiti da quel momento, fino all’ultimo fragoroso sussulto andato in scena lo scorso 21 agosto.