Le startup, piccole e giovani imprese innovative, sono il futuro dell’economia italiana. Le multinazionali stanno perdendo terreno perchè i consumatori preferiscono piccole imprese nazionali che si concentrano su temi importanti come la sostenibilità e la digitalizzazione dell’industria, cioè la famosa industria 4.0. Lentamente, queste realtà stanno prendendo piede anche in Italia, con aziende che scelgono il nostro territorio per il loro sviluppo.
Tra i settori preferiti dalle startup italiane ci sono l’ambiente e il marketing digitale, il campo dell’agenzia AWISEE che si occupa di promozione online, tattiche di SEO e link building. Il Decreto Passera è quello che ha introdotto le startup innovative nel piano nazionale nel 2013. Secondo il report trimestrale del ministero dello Sviluppo economico (Mise) del 2022, le imprese di questo tipo in Italia ammontano a 14.077 a fine dell’anno scorso con, in media, un profitto di 64.898 euro ciascuna. Tra i settori più gettonati ci sono la ricerca, il campo del manifatturiero e l’industria dei software.
Se non sorprende che la Lombardia sia la regione con più startup (3.749), quello che può sorprendere è il resto del podio. Infatti, al secondo posto in Italia c’è il Lazio (con
1.700 giovani imprese) mentre a chiudere il posto c’è la Campania con 1.290 startup innovative a fine dicembre 2021. Insomma, il Sud guida la carica della Penisola.
Sorpresa? Non tanto. Basta pensare alla startup campana Mazzanti Automotive Testing & Innovation Lab fondata nel 2020 oppure l’altrettanto giovane percorso di studi Wine Business dell’Università degli Studi di Salerno che, arrivato alla sua decima edizione, conferma l’interesse per una posizione nuova in un’industria fondamentale per lo sviluppo della Campania.
Per lo sviluppo della Campania e dei suoi deliziosi prodotti che meritano di essere tutelati nell’interesse del Made in Italy. Per questo è nata la startup del foodtech Authentico, un’azienda che unisce cibo e tecnologia per rinnovare un’industria stagnante. Fondata a Napoli, questa startup si ripromette di tutelare e promuovere l’enogastronomia italiana. È un tentativo coraggioso di proteggere i prodotti nostrani dalle imitazioni.
Però, la vera innovazione di questa impresa campana è l’uso della blockchain che, come scrive Authentico sul suo sito, “garantisce la tracciabilità della materia prima, la sicurezza e l’igiene alimentare, la qualità dei processi di lavorazione e confezionamento.” La tecnologia blockchain, nata per le criptovalute, ha ora fatto il suo debutto nel foodtech.
Invece, la startup casertana RawStone è nata nel 2020 per conquistare un’industria completamente diversa. Si tratta di una startup che crea giochi sia digitali che da tavolo. RawStone sviluppa giochi e design per i marchi che lo richiedono, produce giochi da tavolo usando il crowdfunding e fornisce una piattaforma online per la raccolta di fondi. Si incentra sull’idea di comunità e di esperienza, che dev’essere sempre più personalizzata. Con oltre 43000 giochi da tavolo già venduti nel mondo, questa startup campana ha fatto il suo debutto internazionale.
Per assicurarsi che questa tendenza ad innovare della regione non svanisca, sono importanti iniziative come quella di Giffoni For Kids nato dell’Innovation Hub della compagnia a Salerno. Il percorso di accelerazione del 2022 include dieci progetti e si conclude a dicembre. Oltre 300 ore di formazione insegneranno ai prossimi fondatori di startup come iniziare e come sopravvivere in industrie che sono spesso difficili, come quella dei media, della salute o dell’ambiente. La Regione Campania finanzia questo progetto dedicato ai ragazzi che sognano in grande.
E sognano di innovare la Campania e l’Italia, senza doversene andare dalla propria terra. Una terra che ha anche conquistato la Fiera SMAU Milano, dove ben 18 startup hanno rappresentato la regione. E questo è solo l’inizio.