A partire dal primo marzo chi entra in Italia da Paesi fuori dall’Unione europea non dovrà più rispettare la quarantena, sarà sufficiente una delle condizioni del Green pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo. Lo ha deciso il governo, con un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza che rende le regole uguali a quelle in vigore per i cittadini europei.
La quarantena scatta solo in caso di mancata presentazione delle certificazioni richieste per il Green pass: nel caso, l’isolamento è da rispettare presso l’indirizzo indicato nel digital Passenger Locator Form per 5 giorni, con l’obbligo di sottoporsi a un tampone molecolare o antigenico alla fine del questo periodo.
Le certificazioni possono essere esibite in formato digitale o cartaceo. Un articolo a parte è dedicato ai minori: i bambini di età inferiore a sei anni sono esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico.
L’ordinanza specifica che gli spostamenti da e per la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano non sono soggetti a limitazioni né a obblighi di dichiarazione.
La decisione del governo è accolta con grande favore dal mondo del turismo, che aspetta le festività pasquali come la prima vera finestra utile del 2022 per una boccata d’aria. La mossa di Speranza arriva a poche ore da un altro segnale di apertura da Bruxelles: i ministri per gli Affari europei hanno raccomandato di “revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Unione per le persone vaccinate con un preparato approvato dall’Ue o dall’Oms”.
Il provvedimento del ministro della Salute prevede alcune deroghe per l’equipaggio dei mezzi di trasporto, il personale viaggiante e per i lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria abitazione.
La stessa deroga si applica anche agli alunni e agli studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato estero, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana. Niente limitazioni anche per chi transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a trentasei ore, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale.