Entra in vigore da oggi, domenica 17 gennaio, la nuova divisione in zone: gran parte dell’Italia balza in “zona arancione”, mentre Lombardia, Sicilia e la provincia di Bolzano tornano in “zona rossa”.
Cinque le regioni che restano in fascia gialla: Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana e Molise, così come la Provincia autonoma di Trento. Nelle regioni in fascia gialla, nei giorni feriali, a partire da domani lunedì 18 gennaio, riaprono i musei con accessi contingentati. Tutte le altre sono arancioni, per un Paese che in gran parte mantiene le restrizioni del periodo natalizio a fronte di un numero di contagi che continua a preoccupare. L’eccezione riguarda le seconde case. Come precisato da Palazzo Chigi, diversamente dal decreto di Natale, non è specificato il divieto degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione, che si trovi in una regione in fascia gialla, arancione o rossa. L’unico limite riguarda il fatto che a spostarsi potrà essere soltanto il nucleo familiare.
Durante la giornata di sabato 16 gennaio, ultimo giorno giallo per l’intera nazione, si sono registrati assembramenti nella maggior parte delle città italiane: molta gente è scesa in strada, specie nelle regioni rientrate in zona arancione e rossa.
Stando a quanto indicato nell’ultimo Dpcm, nei territori inseriti all’interno della zona rossa saranno sempre fortemente limitati gli spostamenti, consentiti soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità. Rimane la deroga delle visite ad amici e parenti nei limiti di un viaggio al giorno, per due persone alla volta ed entro l’orario del coprifuoco, ma soltanto all’interno del proprio comune di residenza. Lo stesso coprifuoco rimane pertanto valido dalle ore 22 alle 5 del mattino, mentre per uscire di casa sarà necessario dichiarare le proprie motivazioni anche tramite autocertificazione.
Bar e ristoranti possono rimanere attivi con il servizio d’asporto solo fino alle ore 18, mentre dopo questo orario è consentito solamente il servizio di consegna a domicilio. Si tratta della novità più importante dell’ultimo Dpcm, adottata per evitare gli assembramenti al di fuori delle attività.
Nelle zone rosse e arancioni restano aperti i negozi al dettaglio di prima necessità in base ai codici Ateco consentiti, mentre nei weekend resteranno chiusi i centri commerciali ad eccezione di farmacie, alimentari e beni di prima necessità. Chiusi anche musei, cinema e teatri così come gli impianti sportivi come palestre e piscine, mentre è consentita l’attività fisica individuale.